Uccidere per una parola o in nome di una parola. Mai come in questo periodo la cronaca costringe a riflettere sul valore e sul peso delle parole nei processi di comunicazione mediatica, sul loro legame con la verità, le idee, la vita.
Che rapporto c’è tra il significato delle parole e la libertà di espressione, principio cardine della civiltà occidentale? Esiste un limite a questo principio? Chi e che cosa è in grado di tracciarne i confini? E ancora, allargando la riflessione: quella attuale è una comunicazione “di parola” oppure le parole servono solo ad alimentare flussi che – a loro volta – devono “riempire” una molteplicità di strumenti?
Sabato 21 febbraio, alle ore 10.30, all’Istituto dei Ciechi di Milano, in via Vivaio 7, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, dialogherà con Alessandra Sardoni, presidente dell’Associazione stampa parlamentare, giornalista di La7 (Tg e conduttrice di Omnibus) e Mario Calabresi, direttore de La Stampa e scrittore.
L’incontro si colloca nell’ambito delle iniziative proposte dalla Diocesi di Milano in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
La mattinata di riflessione è realizza grazie alla collaborazione con Ucsi Lombardia ed è riconosciuta dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti come momento di formazione.
Al termine dell’incontro l’Istituto dei Ciechi offrirà a tutti i partecipanti un “aperitivo al buio”, accompagnati dai non vedenti in un momento di condivisione originale e provocatorio. L’ingresso libero ed è aperto a tutti.