Lettura

Gesù è nuovamente in una casa, ma questa volta “nella regione di Tiro”, oltre i confini romani della Galilea, in territorio non ebraico, dove, però, esistevano numerose presenze giudaiche. Il viaggio di Gesù in queste zone potrebbe essere quindi motivato dal desiderio di rivolgersi ai gruppi di giudei che vi abitavano; il suo rapporto privilegiato è con il popolo di Israele. Ma l’incontro con “una donna di lingua greca e di origine siro-fenicia” mostra la destinazione universale dell’annuncio evangelico.  

Meditazione

L’insistenza con cui la donna pagana si rivolge al Signore mostra che l’amore materno non si ferma di fronte a nessun confine; il dialogo tra la donna e Gesù, giocato su quel termine, “cagnolini”, manifesta la sapiente pedagogia del Maestro che fa compiere un cammino a chi a lui si rivolge. Vorrei, tuttavia, prendere spunto dall’episodio per riflettere su una realtà che Papa Francesco continuamente richiama, ma di cui oggi spesso si tace o la si riduce a metafora: la presenza e l’azione del demonio nella vita e nella storia degli uomini. «Il male – già insegnava autorevolmente il beato Paolo VI – non è soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa. Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni… Sarebbe questo sul Demonio e sull’influsso ch’egli può esercitare sulle singole persone, come su comunità, su intere società, o su avvenimenti, un capitolo molto importante della dottrina cattolica da ristudiare, mentre oggi poco lo è. Si pensa da alcuni di trovare negli studi psicanalitici e psichiatrici un sufficiente compenso. Oggi si preferisce mostrarsi forti e spregiudicati, atteggiarsi a positivisti, salvo poi prestar fede a tante gratuite ubbie magiche o popolari, o peggio aprire la propria anima alle esperienze licenziose dei sensi, a quelle deleterie degli stupefacenti, come pure alle seduzioni ideologiche degli errori di moda, fessure queste attraverso le quali il Maligno può facilmente penetrare e alterare l’umana mentalità» (15 novembre 1972).

Preghiera

San Michele Arcangelo, difendici nella lotta; sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio. Gli comandi Iddio, supplichevoli ti preghiamo: tu, Principe della milizia celeste, con la forza divina rinchiudi nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano nel mondo per portare le anime alla dannazione.

Agire

Oggi prego ed offro qualche sacrificio per i fratelli e le sorelle sofferenti a causa di una particolare presenza del Nemico dell’uomo.

Meditazione a cura di mons. Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonament info@edizioniart.it