Si conclude anche questa ottava sessione del Consiglio di cardinali. Oggi pomeriggio il cosiddetto C9 si riunirà per l’ultima riunione dei tre giorni di lavoro, iniziati il 9 febbraio scorso escanditi da appuntamenti sia mattutini che pomeridiani, svolti tutti nella Domus Santa Marta alla presenza del Papa.
A riferire ai media di questo terzo e ultimo giorno è naturalmente padre Federico Lombardi in un briefing tenuto, in tarda mattinata, in Sala Stampa vaticana. Facendo un breve riepilogo dell’intera sessione, il portavoce della Santa Sede ha spiegato che agli incontri in questi tre giorni erano presenti tutti i membri del Consiglio e anche il Papa, tranne questa mattina perché impegnato nell’Udienza generale.
La prima riunione di lunedì mattina – ha ricordato Lombardi – è stata dedicata alla preparazione della Relazione sul lavoro svolto dal Consiglio e sul tema della riforma della Curia, che sarà presentata giovedì 12 nell’ambito del Concistoro del Collegio cardinalizio. Il Segretario del Consiglio, il vescovo di Albano mons. Marcello Semeraro, ha quindi illustrato il contributo da lui preparato.
Nel pomeriggio di lunedì, la riunione è stata dedicata a un incontro con il cardinale Ravasi per un’udienza circa la collocazione del Pontificio Consiglio della Cultura nel processo di riforma della Curia. Martedì mattina è stato il turno invece di mons. Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e della Commissione per i Media Vaticani, che ha presentato l’Interim Report della Commissione stessa, con le principali risultanze e proposte per la riorganizzazione del complesso dei media vaticani. “Il Consiglio – ha sottolineato padre Lombardi – ha manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione e ne ha confermato i principali orientamenti”.
Nel pomeriggio di martedì sono state riprese in considerazione, poi, le questioni riguardanti la Segreteria e il Consiglio dell’Economia in vista della finalizzazione degli Statuti di tali nuovi organismi.
La prima parte della riunione di questa mattina è stata nuovamente dedicata alla preparazione del Concistoro che si aprirà domani, in particolare al contributo che vi verrà offerto dal Coordinatore del Consiglio, il cardinale Rodríguez Maradiaga. Nella seconda parte si è avuto invece un aggiornamento sulla organizzazione e le attività della Segreteria dell’Economia.
Oggi pomeriggio, appuntamento finale della sessione di febbraio, verranno riprese le considerazioni della mattina insieme al Santo Padre e probabilmente – ha anticipato il direttore della Sala Stampa – si ascolterà una informazione da parte del card. O’Malley, membro del C9, sulla recente riunione plenaria della nuova Commissione per la tutela dei minori, di cui l’arcivescovo di Boston è presidente.
Il Consiglio di cardinali si darà quindi appuntamento per le nuove riunioni, in programma nei giorni 13-15 aprile, e poi con ogni probabilità a luglio.
Riguardo allo svolgimento del Concistoro di domani, padre Lombardi ha spiegato che esso si aprirà, dopo la preghiera, con una breve introduzione di saluto del Papa, seguita da un intervento del cardinale Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio. A porte chiuse, i porporati ascolteranno le relazioni di mons. Semeraro e del cardinale Maradiaga sul progetto di riforma della Curia.
A tal proposito padre Lombardi, ha voluto sottolineare che – al contrario di quanto riportato da diversi giornali – non esiste nessun documento, tantomeno “una bozza di 66 pagine e con 100 e passa articoli”, come affermato da alcuni media in particolare.
“Ho chiesto se davvero ci fosse questa bozza. Sono caduti dalle nuvole e mi hanno detto che forse la stampa fa riferimento ad un appunto dell’anno scorso. Questo è tutto”, ha chiosato il gesuita, “il che vuol dire che non è un documento di lavoro presentato ai nove cardinali e su cui si sia discusso e si sia detto andiamo avanti, ma uno dei tanti materiali”.
Mons. Semeraro, ha spiegato poi il portavoce vaticano, “ha raccolto pacchi di materiali da parte dei nove e da parte di altri che li hanno presentati e su cui poi si è impostato e portato avanti il lavoro. Quindi volevo semplicemente dire, non c’è una bozza e non c’è stata una bozza di lavoro della Costituzione come tale su cui si ragioni”.
Da non prevedere tempi brevi neanche la riforma della Costituzione apostolica Pastor Bonus di Giovanni Paolo II. Di alcune cose si è già parlato con una certa concretezza, ad esempio l’ipotesi dei due maxi Dicasteri dei Laici-famiglia-vita e Carità-giustizia-pace.
“Questi sembrano due argomenti già un po’ più maturi, perlomeno di questi hanno già parlato anche con i capi dicastero. Quindi mi immagino che, nella relazione, se ne parli come due idee, come due ipotesi che sono più mature”, ha detto il direttore della Sala Stampa, precisando che comunque bisogna aspettare che “i cardinali possano dire la loro”. “Non penso – ha concluso – che ci siano molte altre cose concrete in discussione o come punti particolari su cui dare dei pareri ‘sì’ o ‘no’. Credo che sia più una considerazione molto aperta ancora”.