Baldisseri: "Per le famiglie di Terra Santa la parola-chiave è 'speranza'!"

Si conclude domani la visita del segretario generale del Sinodo a Nazareth, dove ha preso parte ad un simposio organizzato in preparazione all’assise del prossimo ottobre

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Si concluderà domani, domenica 6 febbraio, la visita del cardinale Lorenzo Baldisseri a Nazareth, dove il segretario generale del Sinodo dei vescovi ha inaugurato ieri il centro di accoglienza Casa Nova. Nella Basilica dell’Annunciazione il porporato domani celebrerà la Messa e ordinerà un sacerdote e due diaconi della Custodia di Terra santa.

Nello stesso luogo sacro – riferisce poi L’Osservatore Romano – il cardinale ha preso parte ad un simposio organizzato in preparazione all’assemblea sinodale di ottobre. Insieme a lui, erano presenti il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, gli ordinari di Terra santa, parroci e famiglie, oltre ai docenti dello Studium Biblicum Franciscanum.

Nel suo intervento, Baldisseri ha presentato la relatio synodi fotografando anche questo “periodo inter-sinodale”. Ha poi puntato la sua attenzione sulla realtà che vivono le famiglie in Terra Santa che spesso “si scontra con situazioni concrete che fanno emergere le difficoltà del contesto in cui esse sono inserite”. 

Tra queste: “la situazione socio-politica e il problema della disoccupazione e dell’insicurezza; i matrimoni misti e quelli interreligiosi; l’emigrazione; l’influsso dei mass-media; il passaggio di fedeli ad altre Chiese, con la ricaduta sulla ricezione dei sacramenti dell’Eucaristia e della riconciliazione”. A ciò si aggiungono inoltre “i problemi connessi con la lunghezza delle procedure nei processi canonici per i casi di nullità di matrimonio”.

Tutte problematiche queste, ha rilevato il porporato, che “influiscono, a volte fortemente, nella vita della famiglia” e che per chi vive in queste terre rappresentano vere e proprie “sfide”. La Chiesa però non rimane indifferente: anzi – ha sottolineato il segretario del Sinodo –  nella relatio “si ritrovano diversi temi che il simposio ha messo in evidenza riguardo alla realtà particolare del Medio oriente”.

Per le famiglie cristiane di Terra santa la parola chiave è allora “speranza”, nonostante la “complessa realtà” in cui si trovano a vivere, e il prossimo Sinodo dei vescovi proverà a dare loro risposte concrete.  

In particolare la relatio, ha proseguito il cardinale, “costituisce i lineamenta per l’assemblea ordinaria che si terrà a ottobre”. In più “viene integrata dalle 46 domande che la Segreteria generale del Sinodo ha inviato per proseguire il cammino intrapreso nell’assemblea straordinaria mediante la riflessione e l’approfondimento delle tematiche emerse”.

Non va dimenticato, inoltre, che “l’esperienza vissuta durante l’assemblea straordinaria del Sinodo è stata un evento di grazia”, come ha affermato lo stesso Papa Francesco. Dunque “la relatio è il punto di arrivo del lavoro svolto: raccoglie ed esprime le riflessioni presentate in aula e negli incontri dei circoli minori linguistici”. 

Presentando nei dettagli struttura e contenuti del documento, il cardinale Baldisseri – riferisce ancora il quotidiano vaticano – ha spiegato come, in questo modo, il Sinodo abbia “voluto innanzitutto rivolgersi a tutte le famiglie del mondo, con le loro gioie, le loro fatiche, le loro speranze”. I Padri sinodali, infatti, “hanno avvertito il dovere di ringraziare il Signore per la generosa fedeltà con cui tante famiglie cristiane rispondono alla loro vocazione e missione. Lo fanno con gioia e con fede anche quando il cammino familiare le pone dinanzi a ostacoli, incomprensioni e sofferenze”.

Rifacendosi alle parole di Papa Francesco, il porporato ha infine sollecitato a sfruttare i prossimi mesi “per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e alle innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare; a dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”.

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ZENIT Staff

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