Con un comunicato diffuso ieri in tarda serata, il patriarca Francesco Moraglia, i sacerdoti e i diaconi, i consacrati, le consacrate e i fedeli laici della Diocesi di Venezia annunciano che il card. Marco Cè, Patriarca emerito di Venezia, ha raggiunto la Casa del Padre. La morte è avvenuta ieri, 12 maggio, alle ore 20.15 presso l'Ospedale Ss. Giovanni e Paolo di Venezia, dove era ricoverato dal 19 marzo scorso per le conseguenze della frattura di un femore. Il porporato aveva 88 anni.

Grande cordoglio anche da parte di Papa Francesco, il quale, in un telegramma indirizzato a mons. Moraglia, definisce il cardinale un fratello “che ha servito con gioia il Vangelo e ha amato teneramente la Chiesa”. Il Pontefice ricorda “la sua instancabile opera profusa dapprima a Crema sua diocesi di origine, poi a Bologna al fianco del cardinale Poma, in seguito nell’Azione Cattolica italiana, infine come mite e saggio pastore” della Chiesa veneziana. Non dimentica poi il “generoso servizio da lui reso alla Parola di Dio mediante la predicazione di giornate di spiritualità al clero e ai giovani, come pure il fervido impegno nell’attuazione di un autentico spirito liturgico”. 

La sera della Domenica delle Palme (13 aprile), il cardinale Cè aveva chiesto e ricevuto dal Patriarca Francesco Moraglia il sacramento dell'unzione degli infermi. Le sue condizioni di salute si erano poi ulteriormente e definitivamente aggravate nelle ultime ore. Proprio domenica scorsa, verso sera, il patriarca Moraglia aveva confessato il cardinale impartendogli l’assoluzione e l’indulgenza plenaria e ricevendo da lui un ultimo “grazie”. 

Questa sera, alle 20.10, nella basilica cattedrale di San Marco a Venezia avrà luogo la recita del Rosario, presieduta dal patriarca Moraglia, che chiede a tutti i credenti il bene della preghiera di suffragio.

Il card. Cè era nato a Izano, in provincia di Cremona e diocesi di Crema, l'8 luglio 1925. Compì gli studi teologici presso la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico conseguendo la laurea in teologia dogmatica e la licenza in Sacra Scrittura; fu ordinato sacerdote 65 anni fa, il 27 marzo 1948 a Crema, e nella sua diocesi di origine fu, per molti anni, prima vicerettore e poi rettore del Seminario. Il 22 aprile 1970 venne eletto vescovo da Paolo VI e nominato ausiliare del card. Poma nella diocesi di Bologna. Il 30 aprile 1976 fu nominato, dallo stesso Paolo VI, assistente ecclesiastico generale dell'Azione cattolica italiana. Giovanni Paolo II lo chiamò quindi - era il 7 dicembre del 1978 - a reggere il Patriarcato di Venezia di cui prese possesso canonico il 1° gennaio 1979 mentre il suo ingresso in città risale al 7 gennaio successivo, allora solennità dell'Epifania.

Fu creato cardinale, sempre da Giovanni Paolo II, il 30 giugno 1979. Dopo 23 anni di governo pastorale della diocesi lagunare, dal 5 gennaio 2002 era divenuto Patriarca emerito di Venezia continuando, sino a pochi mesi fa, ad esercitare in pieno il suo ministero occupandosi soprattutto della cura spirituale delle persone e, in particolare, degli esercizi spirituali diocesani.

Con la morte del cardinale Cè il Collegio cardinalizio scende a 215 porporati, di cui 119 elettori e 96 non elettori.