Lettura

La prima lettura presenta il momento culminante dell’animata discussione del “concilio di Gerusalemme”. Alla fine tutti concordano che l’esperienza della salvezza è opera della grazia. Per questo a coloro che si convertono e accolgono il Vangelo non si deve imporre nulla se non l’obbedienza a Cristo. Il Vangelo sottolinea che l’amore è il legame profondo che unisce il Padre e il Figlio, e il Figlio con coloro che credono in lui. Il Dio dell’amore si manifesta come il Dio della gioia.   

Meditazione

Il cuore dell’uomo è fatto per la gioia. Al di là delle soddisfazioni immediate e passeggere, il nostro cuore cerca la gioia profonda, piena e duratura, quella che può dare “sapore” all’esistenza. La gioia cristiana comprende e suppone le molteplici gioie umane che Dio offre lungo il cammino di ogni persona, ma va oltre, radicando i motivi della gioia nella fedeltà di Dio e nella sua misericordia. Dio è la fonte della vera gioia, la gioia infinita che non rimane chiusa in se stessa, ma si espande in quelli che egli ama e che lo amano. La vera gioia nasce come conseguenza dell’aver sperimentato Dio come salvatore. Ogni esperienza di liberazione fa percepire le dimensioni infinite dell’opera di Dio per le sue creature. La storia della salvezza è pervasa da questa gioia. Gesù è venuto nel mondo perché i suoi discepoli sperimentino la “pienezza della gioia”. La vita dei Santi mostra come essi siano stati uomini e donne pieni di profonda gioia, chiamati a diffonderla nel mondo. La vera gioia «è intimamente legata all’amore: sono due frutti inseparabili dello Spirito Santo. L’amore produce gioia, e la gioia è una forma d’amore» (Benedetto XVI). Per vivere la vera gioia, però, occorre seguire le indicazioni concrete per il nostro cammino: i comandamenti. Osservandoli, troviamo la strada della vita e della felicità. Anche se a prima vista possono sembrare un insieme di divieti, quasi un ostacolo alla libertà, alla luce del messaggio di Cristo, essi si mostrano come un insieme di essenziali e preziose regole di vita che conducono a un’esistenza felice, realizzata secondo il progetto di Dio. Facciamo esperienza, così, di una gioia intensa: la gioia della comunione, la gioia di essere cristiani, la gioia della fede. 

Preghiera

«Signore Gesù, tu eri la gioia nel cuore del Padre, la purissima gioia dell’essergli Figlio, e sei venuto come sorriso divino a dissipare le nostre umane tristezze. […]  Donaci un cuore capace di scoprire che la gioia, la tua divina, purissima gioia, splende ogni giorno davanti a noi nell’oscuro grigiore del nostro quotidiano. Fa’ che sappiamo riconoscerla e lasciarcene riempire, per effonderla intorno a noi» (A. M. Canopi). 

Agire

Mi impegno a portare a coloro che soffrono o sono alla ricerca di Dio, la gioia che Gesù vuole donare anche a loro. 

Meditazione del giorno a cura di monsignorVito Angiuli, vescovo di Ugento – Santa Maria di Leucatratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it