Con l’ordinazione episcopale del nunzio apostolico in Zimbabwe, mons. Marek Zalewski, inizia sabato 31 maggio la visita in Polonia del cardinale Pietro Parolin. Il Segretario di Stato vaticano – riferisce l’agenzia Sir – parteciperà alle celebrazioni dell’anniversario delle prime elezioni parzialmente libere svoltesi in Polonia il 4 giugno 1989.
La democratizzazione del Paese, il 17 luglio 1989, rese possibile l’allacciamento delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede, che il card. Parolin ricorderà in una lectio magistralis. Il valore della firma il 28 luglio 1993 del primo concordato con un paese post-comunista è stata recentemente sottolineata dall’allora nunzio apostolico a Varsavia, mons. Jozef Kowalczyk.
“Non ci sarebbero oggi dei festeggiamenti del 25° della libertà se Giovanni Paolo II non fosse stato eletto Papa”, rileva dal canto suo l’arcivescovo della capitale polacca, il card. Kazimierz Nycz, che domenica concelebrerà con il card. Parolin la liturgia di ringraziamento.
Il Segretario di Stato, dopo una visita a Cracovia, Wadowice e Czestochowa, il 3 giugno tornerà a Varsavia per partecipare alla consegna del premio Solidarnosc a Mustafa Cemilev, leader dei tartari di Crimea. Prima del rientro, il 4 giugno, Parolin presiederà una liturgia alla quale parteciperanno le massime autorità polacche.