Domani, 30 maggio, dalle ore 21.00 si avrà una veglia di preghiera per ripercorrere la vita, le tappe, il cammino di padre Frans van der Lugt. L’iniziativa del Magis (Movimento e Azione dei Gesuiti per lo Sviluppo) si terrà presso la Chiesa del Gesù, a Roma.
Padre Frans van der Lugt, gesuita olandese, è stato ucciso il 7 aprile 2014 da uomini armati che lo hanno dapprima picchiato, poi ucciso con due pallottole alla testa, davanti alla residenza dei Gesuiti ad Homs. Padre Frans viveva in Siria dal 1966, dopo un breve periodo trascorso in Libano. Era psicoterapeuta e molto impegnato nel dialogo interreligioso. A Homs negli anni ‘80 aveva avviato il progetto Al Ard (“la terra”), un Centro di spiritualità sorto poco fuori dalla città. Il Centro ospitava circa 40 ragazzi con handicap mentale, provenienti dai villaggi vicini.
Negli ultimi tre anni di guerra il religioso olandese ha vissuto in un monastero che sorge nella città vecchia, dove si trovavano i civili assediati per molti mesi dall’esercito regolare. Il religioso aveva spesso denunciato la mancanza di medicinali, viveri e aiuti per i civili assediati, affermando l’urgenza di trovare un accordo per intervenire in favore dei civili malati, stremati, affamati.
Dagli appunti di padre Frans van der Lugt SJ dedicati alla Pasqua e alla Siria: “Ci prepariamo per La FESTA…la festa del passaggio dalla morte alla vita. La vita sgorga da un abisso oscuro e coloro che sono nel buio vedono una luce radiosa… desideriamo questa resurrezione per la Siria… ilal amam, andiamo avanti”. Frans van der Lugt SJ