Il Consiglio nazionale delle Chiese in India (Ncci) ha aderito alla campagna per chiedere al nuovo Governo indiano di adottare un protocollo internazionale che ha l’obiettivo di porre fine al lavoro forzato.
La campagna, programmata in occasione del 103° congresso dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) in corso a Ginevra fino al 12 giugno, prevede l’elaborazione di un protocollo complementare alla Convenzione sul lavoro forzato del 1930.
“Poiché il paese ha già ratificato la Convenzione sul lavoro forzato - ha sottolinea il Consiglio nazionale delle Chiese, come riferisce l’agenzia Misna - l’India deve assumere un ruolo di leadership nell’accettare il Protocollo. Il governo indiano non ha ancora comunicato la sua posizione; forse si limiterà ad accogliere la Raccomandazione ma non il Protocollo perché la Raccomandazione non è vincolante. Il Protocollo sarà estremamente utile per garantire i diritti degli indiani che lavorano in altri paesi e mostrerà anche la nostra determinazione ad affrontare le pratiche di lavoro forzato nel Paese”.
Il nuovo Protocollo mira a dare avvio a un piano d’azione per eliminare il lavoro forzato. Nella regione dell’Asia-Pacifico, secondo gli ultimi dati dell’Ilo, ci sono circa 11,7 milioni di lavoratori forzati, equivalenti al 56% del totale mondiale.