Inno all'Addolorata, sabato l'esecuzione con il ricordo di papa Roncalli

L’evento si terrà presso il Santuario dell’Addolorata di Borgo Santa Caterina in Bergamo

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Sabato 31 maggio, alle 21, presso il Santuario dell’Addolorata di Borgo Santa Caterina in Bergamo, verrà presentato l’Inno alla Beata Vergine Addolorata musicato dal già Direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina, monsignor Giuseppe Liberto. L’inno, scritto dal poeta e scrittore Alessandro Bottelli, sarà eseguito dell’Orchestra d’archi del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo.

Alla preghiera in musica per coro, orchestra e organo davanti all’effige taumaturgica dell’Addolorata – venerata nel santuario cittadino da oltre quattro secoli – prenderà parte anche il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi. L’iniziativa è promossa dalla Parrocchia di Santa Caterina in collaborazione con il Conservatorio Donizetti, è patrocinata dall’Ufficio diocesano di Musica Sacra e dalla Fondazione Papa Giovanni XXIII ed è resa possibile grazie al contributo del Comitato dei Festeggiamenti al Santuario e il sostegno di Fra.Mar. Interpreti della serata, oltre ai giovani orchestrali del Conservatorio, saranno il Coro di Santa Caterina, il Coro Santa Cecilia di Azzano San Paolo e il Coro Kika Mamoli di Bergamo. All’organo il M° Gianluca Maver. Dirige il M° Damiano Rota. Nel corso della serata è previsto, tra gli altri, l’intervento di don Ezio Bolis, Direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII, sul legame tra Angelo Roncalli e il Santuario dell’Addolorata.

La preghiera in musica per coro, orchestra e organo di sabato 31 maggio 2014 si terrà davanti all’effige taumaturgica venerata nel santuario cittadino dopo il fatto prodigioso avvenuto il 18 agosto 1602. A mezzogiorno una stella illuminò con tre raggi l’affresco della Madonna Addolorata dipinto nel 1597 da Giacomo Anselmi sul muro di una casa presso il ponte detto della Stongarda. Quei raggi riportarono l’effigie, in alcune parti assai logorata, alla bellezza originaria. Di quel prodigio e di altri avvenuti in quei giorni fu testimone una folla numerosa.

L’affresco è da quattro secoli venerato nell’altare maggiore del Santuario. L’11 luglio 1603 il vescovo di Bergamo monsignor Giov. Battista Milani benediceva la prima pietra del Santuario, aperto al culto nel gennaio del 1605. Nel 1606 venne scolpito il gruppo ligneo dell’Addolorata sul modello del dipinto miracoloso. Il 24 dicembre 1614 venne benedetta dal vescovo Giovanni Emo la colonna votiva sormontata dalla statua marmorea dell’ Addolorata, posta all’ingresso del sagrato del santuario. E’ opera di Antonio Abbati. Nel 1615, in adempimento a un voto, gli abitanti di Pedrengo eressero l’altare della Madonna di Loreto nel transetto sinistro della chiesa. Sulla pala di autore ignoto sono rappresentati con la Vergine Lauretana anche le sante Caterina e Maddalena e i santi Evasio e Silvestro.

Il santuario si arricchì di opere d’arte dello Zucco, del Salmeggia, del Gozzi, del Fantoni, ecc. Negli ultimi decenni del secolo XIX la costruzione venne notevolmente ampliata su progetti di don Antonio Piccinelli e di Elia Fornoni. Vi operarono gli artisti Ponziano Loverini, Giovanni Pezzotta, Giuseppe Riva, Antonio Rota, Nino Nespoli, Luigi Angelini, Attilio Nani. Il 17 agosto 1903 il beato card. Andrea Ferrari incoronò solennemente l’effigie. Importanti restauri sono stati eseguiti di recente, all’interno e all’esterno, in vista del IV Centenario dell’Apparizione. La “ Festa dell’Apparizione”, ogni anno, il 18 agosto, richiama al Santuario dell’Addolorata migliaia di pellegrini.

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ZENIT Staff

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