La Biblioteca Centro culturale “Rosario Livatino”, l’associazione di volontariato Vivere con lentezza e l’UCSI (Unione cattolica stampa italiana) di Catania hanno promosso una particolare e originale iniziativa che invita a sollecita a scrivere una lettera a Dio. In che modo rivolgersi a Dio? È blasfemo chiamare Dio alle sue «responsabilità» di fronte ai mali del mondo?
Scrivere una lettera a Dio, significa avviare un dialogo, un confronto con l’Ente supremo, ma anche assumersi una responsabilità, e, in questo caso, riconoscere anche l’esistenza di un Dio troppo spesso dimenticato.
Offre, inoltre, l’occasione per riflettere, per tirare fuori amarezze, desideri, rimpianti; per dire grazie di esistere, per chiedere la forza di continuare a vivere in questi tempi difficili. La lettera, più che una semplice preghiera, potrebbe avere le caratteristiche di un confronto franco e aperto, come scriveva San’Agostino nelle Confessioni o come la citata «preghiera laica» del Pater noster di Jacques Prevert.
La forma e lo stile espressivo della “lettera” sono affidati alla sensibilità di ciascuno, in corrispondenza al proprio vissuto esistenziale, alle personali esperienze di vita.
Gli scritti (max 2500 battute) possono essere inviati per mail entro il 30 giugno 2014 all’indirizzo: biblioteca.livatino@comune.catania.it (specificando nell’oggetto: «Lettera a Dio».) Le lettere saranno lette dagli organizzatori e inserite successivamente in una raccolta.
Sono già pervenute alcune lettere ed è utile che l’iniziativa venga diffusa e coinvolga quante più persone, così da presentare un ventaglio completo della società di oggi. In autunno è prevista la manifestazione di verifica dell’iniziativa e la socializzazione dei risultati.