Non sarà necessario parlare in inglese in modo fluido, conoscere il russo o lo spagnolo per partecipare a Madrelingua, il festival dell’italiano tra lingua, letteratura e cultura, in corso da oggi fino al 10 maggio presso palazzo Firenze a Roma.
Un programma animato, con numerosi ospiti coinvolti per il dibattito sul panorama culturale contemporaneo, che si succederanno in quattro giornate intitolate Poetica, Ludica, Profetica e Italica, per riflettere sui punti saldi della nostra cultura, sulle contaminazioni e le intersezioni tra i saperi e le ultime esperienze del mondo, anche digitale: “la poesia e la canzone, l’insegnamento impartito e vissuto anche come gioco, la scienza che si sforza sempre più, con la divulgazione, di parlare a pubblici di non specialisti”, spiega Massimo Arcangeli, direttore editoriale della rivista Madrelingua, il trimestrale di lingua, arte e cultura della Società Dante Alighieri che ha promosso questo festival.
Rivolto in particolar modo ai giovani è, nella prima giornata, il lancio di Beatrice, il social network della lingua italiana (beatrice.ladante.it) che metterà in comunicazione la grande letteratura con le ‘piazze virtuali’, perché, come afferma Arcangeli, “alla base di tutto c’è una curiosità e un’ansia di conoscenza che sono alimentate anche dai nuovi strumenti di comunicazione”. Beatrice è una piattaforma digitale che conta già trentamila aderenti grazie alla campagna Adotta una parola, il cui scopo è quello di conservare e promuovere la ricchezza della lingua italiana nelle sue mille sfumature: un clic e scegli la parola di cui vuoi diventare custode, scoprendone usi e abusi, confrontandoti con gli altri utenti, proponendo idee originali per sostenerla.
Sempre nella giornata di oggi si succederanno tutti i temi legati alla poesia, dalla traduzione dell’Eneide alla poetica contemporanea e alla canzone; giovedì 8 è invece dedicato al gioco linguistico, enigmatico, pedagogico o di intrattenimento, con l’esibizione di un duo comico e con le letture ludiche sui testi di Carlo Collodi e Aldo Palazzeschi. La riflessione sulle lingue del futuro, la scienza e i giovani farà da protagonista per il 9 maggio, mentre sabato 10 il festival si concluderà con un intervento su Dante segreto e profetico e la celebrazione dei 150 anni della Nuova Antologia.