Questa mattina, Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il presidente della Repubblica di Angola, José Eduardo dos Santos. Accompagnato dalla consorte Ana Paola dos Santos e da alcuni membri del Governo, il Capo di Stato ha successivamente incontrato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, e mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Il cordiale colloquio tra il Papa e il Presidente è durato circa 20 minuti. Al centro – come riferisce una nota della Sala Stampa vaticana – “le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Repubblica di Angola” e, in particolare, “il progetto di Accordo bilaterale riguardante lo stato giuridico della Chiesa Cattolica nel Paese”. In tale contesto, non si è mancato inoltre di fare riferimento “all’importante apporto che la Chiesa cattolica offre al Paese con le sue istituzioni di carattere educativo e sanitario”.
Infine – conclude la nota – “sono state passate in rassegna alcune sfide che riguardano il Paese e la Regione, quali la lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali, lo sviluppo integrale della persona, la riconciliazione, la giustizia e la pace, con particolare attenzione per le diverse situazioni di conflitto” che interessano il Continente africano.
Al momento dello scambio dei doni, il presidente dos Santos ha regalato al Santo Padre una statua raffigurante una madre con il suo bambino, ed un modellino artistico di Piazza San Pietro, entrambi realizzati da artisti locali dell’Angola. Da parte sua, Papa Francesco ha donato al politco il medaglione di San Martino in bronzo, spiegando che “l’iscrizione recita: ‘L’Angelo della pace che vince il male”. Oltre al medaglione, il Pontefice ha dato a dos Santos una copia della Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium in portoghese e, prima di congedarsi, gli ha detto: “Preghi per me”.