Un razzo colpisce la sede Caritas di Aleppo, ma non esplode

Nessun ferito dall’attacco di ieri al Centro di riferimento per le famiglie siriane povere. Il segretario di Caritas Internationalis: “L’episodio sottolinea l’urgenza del cessate il fuoco”

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Un razzo ha colpito ieri la sede siriana della Caritas di Aleppo. A confermare la notizia è l’ufficio stampa della Caritas Internationalis, che ha raccontato che il missile è stato lanciato nel Centro intorno alle 16, mentre il parroco e membro della Caritas di Aleppo, padre Toni Ghazi, stava raggiungendo insieme ad alcuni bambini la sede per l’orario di apertura.

Il razzo esplosivo è scivolato davanti al gruppo e, mentre tutti si sono gettati a terra, è rimbalzato verso la struttura finendo nella sala d’attesa gremita di persone. Miracolosamente non è esploso. Solo l’ufficio per il Rent Assistance è stato danneggiato. I quattro dipendenti dell’ufficio avrebbero dovuto essere presenti al lavoro, ma il loro arrivo ieri era stato ritardato. L’attacco non ha provocato quindi alcun ferito. “Siamo in vita solo grazie a Dio e alla protezione di San Giuseppe, patrono della Chiesa”, ha dichiarato Mony Tayyar, responsabile della squadra dell’ufficio.

“Grazie a Dio nessuno è rimasto ferito durante l’attacco” ha affermato Michel Roy, segretario generale della Caritas Internazionalis. E ha aggiunto: “Che un centro Caritas a favore dei più poveri e vulnerabili in Siria sia stato colpito da un razzo sottolinea l’urgenza di un ‘cessate il fuoco’ immediato come primo passo per la ricerca di una soluzione pacifica”.

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ZENIT Staff

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