In occasione della VI Giornata di preghiera per la Pace in Terra Santa, iniziativa che in questi anni ha visto l’adesione di diverse città del mondo, il Patriarca Latino di Gerusalemme, Fouad Twal, ha espresso la propria “profonda gratitudine per il desiderio di tanti giovani di continuare ad elevare al Signore una sincera ed intensa preghiera per il dono della pace”.
“Ne abbiamo tanto bisogno – ha proseguito il Patriarca – in Terra Santa e in tutti i Paesi del Medio Oriente affinché si plachi il rumore delle armi, delle ingiustizie, delle sopraffazioni, delle guerre visibili e di quelle meno invisibili, ma altrettanto distruttive”.
Twal ha poi ricordato di quando, lo scorso settembre, “siamo stati testimoni della forza della preghiera, quando su invito di Papa Francesco ci siamo trovati tutti insieme uniti per scongiurare la minaccia di un imminente attacco in Siria”.
Del Pontefice, il patriarca gerosolimitano ha ricordato anche il Messaggio per la Pace 2014, in particolare dove il Papa afferma che “nella famiglia di Dio, dove tutti sono figli di uno stesso Padre, e perché innestati in Cristo, figli nel Figlio, non vi sono ‘vite di scarto’. Tutti godono di un’eguale ed intangibile dignità. Tutti sono amati da Dio, tutti sono stati riscattati dal sangue di Cristo, morto in croce e risorto per ognuno. È questa la ragione per cui non si può rimanere indifferenti davanti alla sorte dei fratelli”.
Parole di gratitudine, Twal le esprime nei confronti dei giovani che si riuniranno “in tante parti del mondo per 24 ore consecutive nella preghiera, in momenti di silenziosa adorazione davanti a Gesù Eucarestia, nelle celebrazioni eucaristiche, al fine di implorare questo dono, tanto prezioso quanto fragile, che è la Pace”.