Una delegazione della Comunità di Sant'Egidio si è recata ad Addis Abeba in occasione dell'avvio dei negoziati sulla crisi in Sud Sudan. Da alcuni giorni le parti (il governo e i ribelli guidati dall’ex vicepresidente Riek Machar) si stanno incontrando con la mediazione dell'Autorità intergovernativa per lo sviluppo (IGAD) per discutere di un cessate il fuoco e della liberazione di alcuni prigionieri politici.

La situazione sul territorio continua ad essere drammatica: il numero dei rifugiati interni continua a crescere a causa degli scontri che si susseguono nella città di Bor e,  soprattutto, nella capitale del Sud Sudan, Juba.

La delegazione di Sant’Egidio ha incontrato i leader delle due fazioni, i mediatori ed i rappresentanti della comunità internazionale presenti ad Addis Abeba, esprimendo la propria preoccupazione per la situazione umanitaria nel paese ed il sostegno agli sforzi in atto per giungere quanto prima ad una soluzione negoziale, come richiesto anche in un appello del vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Juba Santo Loku Pio per la fine della “guerra insensata”, per la riconciliazione e l’impegno per lo sviluppo.

Nel corso dei colloqui, i leader di entrambe le delegazioni hanno ricordato il lungo legame con la Comunità e le visite fatte presso la sua sede romana di Trastevere, a partire dalla metà degli anni '90, ed hanno ringraziato Sant'Egidio per la vicinanza e l'amicizia con il popolo del Sud Sudan.

La Comunità continuerà a seguire e sostenere gli sforzi della mediazione in corso e ad offrire il sostegno che si renderà necessario in futuro.