Liturgia e Arti Sacre per migliorare l'architettura delle Chiese

Aperte fino al 18 gennaio le iscrizioni al Master in Architettura, Arti Sacre e Liturgia promosso dall’Università Europea di Roma

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Ma qual è il rapporto tra Liturgia ed architettura? E come coniugano le arti nella espressione e realizzazione del mistero cristiano? Sono le domande che ZENIT ha rivolto a padre Paolo Scarafoni LC, già rettore dell’Università Europea di Roma dalla sua fondazione nel 2005 fino al 2013, attualmente docente del Master in oggetto.

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Lei ha accompagnato la nascita di questo progetto formativo, ci può raccontare come e perché è nato?

Padre Scarafoni: Il Master è nato nel 2007 come risposta ad un’esigenza diffusa di riflettere sulla liturgia e l’architettura sacra e su altre espressioni collegate alla celebrazione della liturgia. Questa riflessione corrispondeva ad una riflessione ecclesiale, perché eravamo durante il pontificato di Benedetto XVI che ha riportato all’attenzione la centralità della liturgia nella vita della Chiesa. È questa una problematica fondamentale ed intramontabile alla quale abbiamo cercato di dare una risposta, consapevoli di trovarci di fronte ad un’esigenza storica. Non si spiega la Chiesa, la realtà del popolo di Dio che celebra la salvezza, senza quel punto centrale che è la liturgia. A sua volta, l’elemento centrale della liturgia è la celebrazione del mistero pasquale che rimanda direttamente alla salvezza ottenuta per noi da Cristo. Questo tesoro che la Chiesa ci trasmette è di tale ricchezza che ogni espressione culturale ad esso riferita deve essere costruita e concepita come un servizio. Non si può quindi pensare ad un’architettura sacra che non sia in funzione della liturgia che celebra il mistero pasquale. Ciò è sempre stato patrimonio della Chiesa, ma oggi specialmente ha bisogno di essere rimesso al centro, riscoperto.

Cosa offre il Master dell’Università Europea rispetto ad altre realtà di formazione per l’architettura sacra?

Padre Scarafoni: Nell’organizzare il Master si è prestata fin dall’inizio grande attenzione alla definizione del quadro teologico nel quale le discipline tecniche devono inserirsi. In questa operazione un tassello imprescindibile è la costituzione apostolica Sacrosantum Concilium. Essa mette perfettamente in evidenza la centralità del mistero pasquale, e della celebrazione dell’eucaristia e della liturgia. Punto di arrivo è Benedetto XVI, con la Sacramentum Caritatis. In questo percorso però si tiene sempre presente l’intera Tradizione della Chiesa, che viene di nuovo messa in evidenza, non tanto per fare un ritorno al passato, ma per sottolineare gli elementi fondamentali che devono essere sempre al centro. Il fatto che il Master si svolga a Roma, poi, è molto importante perché manifesta il suo legame con il magistero dei Papi, da cui trae nutrimenti, e dal punto di vista logistico facilita la collaborazione di docenza di chi lavora quotidianamente con e per i Pontefici.

Questo è l’ottavo anno del Master. Come è cambiato nelle edizioni che si sono susseguite fino ad oggi?

Padre Scarafoni: Non è cambiato nella sostanza, ma si è arricchito. Si sono avvicendate alcune personalità, ma è stato portato avanti lo stesso progetto che c’era fin dall’inizio. Il Master è riuscito a mettere in contatto un tessuto di realtà ecclesiali, ma anche tecniche e scientifiche, artistiche e musicali sul territorio italiano e all’estero che hanno fatto in modo che esso crescesse, umanamente e scientificamente. Il punto di riferimento di fondo è di approdare ad una facoltà di architettura che abbia come taglio specifico l’architettura sacra.

Quali sono state le reazioni del mondo accademico nei confronti di questo progetto formativo?

Padre Scarafoni: Positive. In particolare dal punto di vista del rapporto che hanno dato le università che si occupano di architettura presenti a Roma, dalle quali è venuta piena collaborazione e un buon auspicio per i progetti dei prossimi anni.

Quale futuro per gli allievi?

Padre Scarafoni: Il Master mette in contatto con una rete professionale importante. Quanti lo hanno già concluso sono ormai coinvolti con molteplici iniziative che si riferiscono all’edilizia sacra e a tutto quello che riguarda la scultura e la musica. Ciò avviene anche grazie ad una rete di associazioni di tipo professionale molto attiva nella promozione di iniziative in questo campo. È un ottimo biglietto da visita per poter intervenire attivamente in tutto quello che è l’edilizia sacra.

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Per ogni informazione e iscrizione consultare il sito web:  http://www.universitaeuropeadiroma.it/master-2013-2014

o contattare: Aldo Cianfarani
Assistente organizzativo del Master
Tel. 0863 453993 mobile 333 6976534
e- mail studio.cianfarani@alice.it

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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