Lettura
La fede è una questione di sguardi. Questo è ciò che sembra insegnarci il Vangelo di oggi. Sguardi silenti che sanno “vedere l’invisibile” (Eb 11,27), sanno osservare la realtà rintracciando in essa la presenza di Dio. L’evangelista Giovanni proprio all’inizio del suo Vangelo “vede” e ci invita: aprite gli occhi, “venite e vedrete” cose meravigliose, la luce, la bellezza e la dimora di Dio tra gli uomini.
Meditazione
Il pellegrinaggio dei discepoli, e dunque di tutti noi, sui passi del Signore inizia così, con uno sguardo: un uomo, Giovanni il Battista, fissa lo sguardo su Gesù e lo indica al mondo come «l’Agnello di Dio». Il Battista ha da sempre lo sguardo fisso su Gesù, sin dal grembo di sua madre (Lc 1,41). La sua vita sarà tutta spesa per preparargli la strada, la strada dei cuori di molti che, già desiderosi di perdono, si faranno battezzare da lui. Ora Giovanni fissa lo sguardo, lo indica, lo suggerisce ad ognuno di noi: “è Lui”. La sollecitudine dei suoi due discepoli nel seguire Gesù rivela il desiderio del loro cuore e l’autenticità della loro sequela del Battista: credono alle sue parole e si mettono in cammino dietro all’Agnello di Dio. Era per quest’incontro che avevano seguito Giovanni, perché credevano alle sue parole sulla venuta del Signore ed ora, finalmente, muovono i loro primi passi dietro di lui. Ora è lo sguardo attento di Gesù che si posa su di loro e il Maestro regala subito ai suoi primi due discepoli una parola di luce: è una domanda che vuole illuminare le profondità del loro cuore, vuole vedere il loro desiderio e vuole che loro stessi lo vedano: «Che cosa cercate?». Ogni domanda che Gesù pone nel Vangelo è sempre rivolta ad ognuno di noi. Siamo noi i cercatori, coloro che mancano di qualcosa; cosa cerchiamo? Gesù illumina il segreto dei nostri desideri, è lì che vuole che guardiamo, da lì vuole che attingiamo la risposta, la parte migliore cui tutti aneliamo. Dimorare in Dio, condividere lo spazio benedetto della sua presenza; questo desiderio è la risposta dei discepoli. Gesù li prende sul serio: li porterà con sé d’ora in poi. Vedranno la dimora di Dio tra gli uomini, abiteranno nella sua tenda per sempre. Per scoprire solo alla fine, che Dio stesso abita nei loro cuori e che Gesù, il Figlio di Dio è la via da percorrere in questo pellegrinaggio verso la casa del Padre. La Via per cui dare la vita!
Preghiera
«Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita» (Sal 27,4). Signore, mostrami la casa dove dimori e fa’ ch’io impari a lasciarmi guardare da te, per conoscere i desideri che hai deposto nel mio cuore.
Agire
Oggi starò anche solo 15 minuti davanti al Santissimo, per incontrare il Suo sguardo.
Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Roma, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it