Finalmente a casa

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Finalmente a casa! È con questa coscienza, con questa gioiosa coscienza che il cristiano guarda al mistero della morte, poggiando con assoluta fiducia sulla verità delle parole pronunciate da Gesù nella sinagoga di Cafàrnao, durante il discorso detto “del pane di vita”: «Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno» (Gv 6,39). Che tutto questo sia vero lo pregustiamo nel sacramento dell’Eucaristia, nel quale Gesù si dona a noi come pane di vita eterna. 

Meditazione

La comunione con Gesù e, in Lui, con il Padre, genera una reale comunione tra tutti i cristiani, tra tutti coloro che, in forza del Battesimo, sono di Cristo. È questo il mistero della comunione dei Santi, che è a fondamento della Commemorazione odierna. Cosa significa “comunione dei Santi”? Significa che, nella fede, siamo certi di essere in una misteriosa ma reale comunione non solo con la Chiesa visibile ma anche con la Chiesa invisibile, con tutti coloro che ci hanno preceduto nella fede, che, come noi, sono cristiani. La comunione dei Santi non ci unisce soltanto ai Santi ed alle Sante del Paradiso ma anche alle anime del Purgatorio, che sono anch’esse anime sante, perché destinate al Paradiso, anche se bisognose di passare attraverso una purificazione che le prepari alla piena comunione con Dio in Paradiso. Gesù vuole attrarre tutti a sé con la potenza del suo amore che purifica e salva, perché per tutti possa giungere a compimento il desiderio che da sempre muove il cuore dell’uomo e che Giobbe esprime con tanta veemenza: «Vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro» (Gb 19,26-27). È questa ferma certezza sul futuro (cioè la speranza) che caratterizza profondamente la celebrazione odierna, secondo le parole dell’Apostolo nella lettera ai Romani: la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato. In forza della speranza teologale che ci è stata donata nel Battesimo, possiamo guardare all’aldilà non come a una realtà oscura e temibile, ma come alla Dimora dove giungerà a pieno compimento la nostra comunione con Dio e tra di noi. 

Preghiera

Rafforza nei nostri cuori, o Padre, la virtù della speranza perché guardiamo con fiducia al mistero della morte, nella ferma certezza che, per la tua misericordia, in forza del passaggio pasquale di morte e risurrezione del tuo Figlio, per la potenza dello Spirito Santo, assieme ai nostri fratelli defunti potremo contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi, in Paradiso, per i secoli eterni. Amen. 

Agire

Elevare preghiere e offrire opere buone in suffragio dei fratelli defunti. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor  Giovanni Ricchiuti, vescovo eletto di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it 

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ZENIT Staff

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