Santi cioè felici

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Beati, cioè felici. È il proclama, la vocazione-dono che ci giunge dal Vangelo di oggi, che costituisce l’inizio del primo dei cinque grandi discorsi di Gesù nel Vangelo di Matteo: il cosiddetto discorso della montagna (che va da 5,1 a 7,27). In questo discorso paradigmatico Gesù annuncia il Vangelo del Regno di Dio presente nella sua persona. Accogliere Lui significa accogliere la vera beatitudine, la vera felicità che inizia già ora e rimane per sempre. 

Meditazione

Oggi i nostri occhi si volgono verso l’alto, verso i santi, nostri amici e compagni di cammino. Celebrando i santi, esultando con loro per la loro sorte beata, fissiamo i nostri occhi sulla nostra vocazione e sul nostro destino: un destino di santità, cioè di beatitudine, di gioia. Tutti gli uomini sono alla ricerca della felicità, della beatitudine. Anche il nostro cuore in ogni cosa e sopra ogni cosa cerca la beatitudine, cioè la realizzazione non di questo o di quel desiderio ma il compimento del desiderio d’infinito, del desiderio di totalità con cui siamo venuti al mondo. E questo perché Dio ci ha fatti per sé. La risposta al nostro desiderio di felicità ha un nome ed un volto: Gesù, vero Dio e vero uomo, verità di Dio e verità dell’uomo, vivo e presente in mezzo a noi con la potenza dello Spirito Santo. Gesù è la beatitudine, la gioia e la fonte della gioia. Egli rimane in mezzo a noi per compiere il disegno del Padre, per ridestare il nostro desiderio ed attrarci nel Mistero della Comunione con il Padre e lo Spirito. La via che egli ci indica nel Vangelo è quella del riconoscimento della nostra dipendenza assoluta, radicale da Dio: noi siamo fatti da Lui, ora, sempre. Chi riconosce questo è nella verità e, dunque nella libertà e nella gioia: beati, cioè felici, veramente felici coloro che pongono in Dio la loro ricchezza, che soffrono per lui con pazienza e mitezza, coloro che sanno perdonare in Lui, coloro che sono puri ed umili, si affaticano e soffrono per la giustizia e la pace, beati coloro che sono perseguitati, calunniati, insultati per amore del suo nome, del santissimo nome di Gesù. Beati, perché di essi è il regno dei Cieli, perché Dio è la loro ricompensa ora e per l’eternità, beati perché la benedizione dell’Altissimo li accompagna sempre e riempie di luce e di pace i loro giorni. 

Preghiera

Attira i nostri cuori a te, o Signore; infondi nelle nostre menti l’amore per le cose di lassù, per quell’assemblea festosa degli angeli e dei santi dove un giorno con ferma speranza confidiamo d’essere ammessi non tanto per i nostri meriti quanto per la tua infinita misericordia. Amen. 

Agire

In ogni cosa cercherò la santità (cioè la vera felicità nella comunione con Dio). 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo eletto di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti:  info@edizioniart.it 

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ZENIT Staff

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