"Immagine del Vespro"

Dal 20 settembre al 26 ottobre 2013 una mostra d’arte sacra al Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso

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Non è un caso se in periodi di profonda crisi economica, sociale e soprattutto spirituale i luoghi sacri più frequentati siano i santuari. I santuari mariani, in particolare, sono la testimonianza della speciale presenza di Maria nella vita della Chiesa e i posti che Dio ha scelto per farvi risplendere un raggio personale della sua bellezza. Il segno speciale di tali chiese è rafforzato da particolari pregi architettonici e artistici che le rendono autentici scrigni d’arte. Come è preservata la fede, pertanto, nei santuari è conservata l’arte nelle sue forme più autentiche per divenire testimonianza di bellezza e di verità. Uno dei santuari mariani italiani meno conosciuti ma più affascinanti è di certo quello dell’Addolorata di Castelpetroso, in Molise, sorto in stile neogotico sul luogo in cui, dal 22 marzo 1888, la Madonna è apparsa prima a due contadine e poi a molte altre persone, tra le quali anche l’allora vescovo di Bojano Francesco Macarone Palmieri. Il prossimo 20 settembre, presso il centro Don Nicola Lombardi, adiacente alla chiesa, verrà inaugurata una significativa mostra d’arte sacra dal titolo Immagine del Vespro che per la prima volta ripercorre la parentesi artistica del Santuario, con gli artisti più importanti che vi hanno operato. 

L’esposizione, organizzata da Don Massimo Muccillo, Vicario Episcopale per il Santuario, e curata dallo storico e critico d’arte Tommaso Evangelista, prende il titolo dalle cosiddette Vesperbild, le piccole sculture in legno, nate in area tedesca nel 1300, che rappresentano la Pietà e il cui nome si riferisce all’uso, all’ora dei Vespri del Venerdì Santo, di meditare sulle cinque piaghe di Cristo morto che giace sulle ginocchia della Madre. Il legame, naturalmente, è con l’immagine dell’Addolorata come si è mostrata tante volte durante le apparizioni promuovendo anche un’iconografia del tutto nuova nell’emblematico gesto “sacerdotale” di offerta. Tale rappresentazione fu fissata sulla tela, per la prima volta, nel 1889 dal pittore romano Giovanni Battista Gagliardi e l’immagine, oggi in mostra, è diventata la riproduzione canonica degli eventi di Castelpetroso. Nell’esposizione, Evangelista ha voluto affrontare, allora, proprio il problema legato all’origine della prima immagine presentando tutte le opere presenti in Santuario che potessero ricostruire il percorso dell’iconografia. Parimenti ha voluto dare all’evento un taglio storico allestendo un percorso documentario sull’arte nel Santuario.

Le opere di Amedeo Trivisonno (verrà presentata anche una pala d’altare, la Deposizione, tolta da una cappella per essere fruita in maniera più ravvicinata), di Marcello Scarano, di Alessandro Caetani (bozzetti della via Matris), della Famiglia Marinelli (calchi delle formelle del portale di sinistra), spesso bozzetti o studi preparatori o lavori fruiti per la prima volta lontano dal contesto liturgico, aiutano a ricostruire l’intera vicenda artistica del complesso monumentale che è stato l’ultima costruzione in stile neo-gotico ad essere completata in Italia.

Anche i bozzetti della famiglia Chiocchio, di Oratino, che si occupò della lavorazione di tutte le decorazioni in pietra della chiesa, ci aiutano a focalizzare l’attenzione sull’importanza e la difficoltà dell’impresa, aprendo una parentesi su un settore, quello artigianale, spesse volte ignorato dalla critica. Unitamente alle opere legate al Santuario si è voluta arricchire l’esposizione presentando altri lavori dei maggiori artisti che vi hanno lavorato.

Di Scarano, autore della Via Crucis (in esposizione anch’essa), è stato esposto un inedito polittico con le storie di Cristo e altri soggetti sacri, tra i quali una splendida Deposizione; di Trivisonno, autore delle otto pale d’altare, è presentato invece un pregevole quadro sulla Sacra Famiglia e un’inedita opera giovanile, proveniente dalla chiesa di San Rocco di Carpinone, del 1927, probabilmente tra i primi lavori a tema sacro su tela e recentemente attribuita al pittore proprio da Evangelista.

Le opere di Rodolfo Papa, infine, oltre a testimoniare la continuità, in territorio molisano, della linea figurativa a soggetto sacro portata avanti prima da Trivisonno e poi dal suo allievo Leo Paglione, anch’egli in mostra, segnano un’apertura al futuro sia nell’iconografia (si veda la tela con l’Addolorata) sia nel patrimonio artistico della chiesa dato che lo splendido bozzetto per la decorazione della cupola va proprio nella direzione di un arricchimento, di bellezza e di teologia, del complesso. Infine, poiché deve rimanere sempre forte il legame tra la storia e il presente, è stata dedicata una sezione alla collettiva d’arte.

Una selezione dei migliori artisti molisani, pittori, scultori, ebanisti, che si sono confrontati con tematiche religiose o con la stessa immagine dell’Addolorata, ci aiuta a comprendere come il legame con le forme e la rappresentazione non deve essere mai smarrito se si vuol comunicare i messaggi dell’arte sacra autentica. Lo studio compiuto dal curatore, nato in preparazione della mostra, ha tentato di legare gli eventi delle apparizioni all’idea stessa di forma, analizzando l’iconografia (con i suoi modelli) e la fortuna critica dell’immagine dell’Addolorata; parimenti è stata fatta una ricerca mirata di fonti e documenti per ricostruire la storia artistica del Santuario, le tante testimonianze presenti nella chiesa e i diversi artisti che vi hanno operato, per offrire una visione quanto più possibile organica dell’arte sacra in Molise come sintetizzata in questo luogo di fede.

A conclusione l’idea di fondo dell’intera mostra, e degli studi, è stata quella di aver voluto creare, visivamente e concettualmente, una linea di continuità tra tutte le esperienze artistiche legate al Santuario per restituire una volta per tutte, alla critica e al fruitore, un fondamentale e purtroppo poco conosciuto frammento di storia artistica molisana. La mostra verrà inaugurata alla presenza delle autorità venerdì 20 settembre alle ore 18 e sarà preceduta da un convegno dal titolo Riflessioni sull’arte sacra tenuto dal prof. Rodolfo Papa, esperto del Sinodo, docente di Storia delle teorie estetiche presso la Pontificia Università Urbaniana, artista e Accademico Pontificio. 

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Immagine del Vespro
Il dolore e la speranza: arte sacra al Santuario dell’Addolorata

Mostra storico artistica e collettiva d’arte sacra contemporanea

A cura di Tommaso Evangelista

Centro don Nicola Lombardi, Santuario dell’Addolorata
Via Santuario 40, Castelpetroso (IS)

20 settembre – 26 ottobre 2013

Orari di apertura:

da lunedì a venerdì 9.30-13.00    15.30-18.00
venerdì e sabato     9.30-13.00     15.30-19.00

INGRESSO LIBERO

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ZENIT Staff

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