L'IBL finalista al "Templeton Freedom Award"

L’Istituto Bruno Leoni documenta e valuta dal 2007 il grado di apertura alla concorrenza dell’economia italiana

Share this Entry

L’Atlas Economic Research Foundation ha annunciato i finalisti del Templeton Freedom Award 2013, il cui vincitore sarà proclamato nel corso di un evento a New York il prossimo novembre.

L’Istituto Bruno Leoni è uno fra i sei finalisti – per il suo “Indice delle Liberalizzazioni”, che dal 2007 documenta e valuta il grado di apertura alla concorrenza dell’economia italiana.

Assieme con l’IBL, sono stati segnalati l’indiano Centre for Civil Society (per una campagna di comunicazione a favore dei voucher e delle scuole libere), il Centro de Investigacion para el Desarrollo del Messico (per l’impatto avuto sulla discussione pubblica messicana), l’americano Mackinac Center for Public Policy (per la sua campagna sul diritto al lavoro), l’inglese TaxPayers’ Alliance (per la sua proposta di un’ambiziosa riforma fiscale) e un altro istituto statunitense, la Texas Public Policy Foundation (per un progetto che ha contribuito a cambiare la cultura della punizione del crimine in Texas).

“L’Indice delle Liberalizzazioni è un importante prodotto di ricerca e rappresenta un tentativo originale di dare misura del grado di libertà economica, e della sua variazione, nel nostro Paese”, dice Alberto Mingardi, direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni. “Ci fa piacere che l’importanza di questo tentativo venga riconosciuta anche a livello internazionale: è un giusto riconoscimento all’abilità e alla dedizione del team di ricerca”.

L’Indice delle Liberalizzazioni 2014 sarà diffuso nel mese di ottobre. “Questo riconoscimento ci conferma nella scelta fatta, investendo sull’Indice”, dichiara Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’IBL e curatore del rapporto. “Quest’anno il rapporto esce in una nuova edizione rinnovata e aggiornata sul piano metodologico, che speriamo possa renderlo ancora più utile ed interessante, anche sul piano internazionale”.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione