Siate pronti!

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il libro della Sapienza tratteggia la storia di un popolo, tutta segnata dalla presenza di Dio che accompagna e segna i passi di Israele, il quale, non senza fatica, si fida e confida in Lui. È anche la storia di un Dio che, secondo la legge divina, tiene uniti il popolo e le nazioni; è la storia di un popolo segnata, sempre ed in ogni circostanza, dalla mano di Dio; in altri termini, più che essere la storia di un popolo in particolare è la storia di Dio nella vita dell’uomo.

Meditazione

“Siate pronti” sono le parole che Gesù dice e ripete ai suoi discepoli. A queste parole fa seguire anche il modo con cui i suoi devono prepararsi per ricevere ed aspettare il padrone, per attendere ed accogliere il Regno di Dio. “Siate pronti”: nella logica moderna, dietro questo invito si celano almeno due significati; il primo è quello di minaccia di chi lo pronuncia, come per dire “fai attenzione altrimenti…”. Il secondo, invece, è collegato all’efficienza, alla prontezza. L’oggi, infatti, deve essere sistemato perfettamente secondo regole e protocolli ben precisi. Questo, però, non è Vangelo. Nello “state pronti” di Gesù c’è una premura d’amore per i suoi perché egli desidera la salvezza di tutti e di ciascuno; non è una minaccia, ma è la premura di chi non vuole perdere “nessuno di quelli che il Padre gli ha dato”. Ma non è neppure una prontezza legata all’efficienza; la prontezza di cui devono essere rivestiti i discepoli è quella evangelica, quella che riguarda il cuore libero, puro, innocente, avvolto dalla misericordia di Dio, senza compromessi e senza catene che lo legano ad altri e gli impediscano di vedere e incontrare il volto di Gesù. “Siate pronti”, dovremmo ripeterlo più spesso alla nostra vita, perché spesso rischiamo di essere smemorati e ci dimentichiamo, appunto, di farci “trovare pronti”, perché il Dio dell’amore sta per farsi incontrare da noi. “Siate pronti” è la promessa di un Dio che si sta facendo incontrare da noi, altro che minaccia o punizione! È la meraviglia dell’amore di Dio che sta venendo “incontro a me”, alla mia vita e nella mia esistenza. Più che di efficienza, è questione di cuore, di amore donato e ricevuto, di un amore sanante ed avvolgente; è questione di un incontro indicibile e tanto atteso, che cambierà la vita irreversibilmente. “Siate pronti” è l’atto di presenza dell’amore di Dio nella nostra vita.

Preghiera

Signore, grazie per tutte le volte che sei venuto a trovarmi, grazie per tutte le volte che ti sei lasciato incontrare, nonostante io fossi impreparato e avessi gli occhi del cuore chiusi e gli affetti legati ad altri. Grazie, perché, nonostante la mia “impreparazione”, Tu sei stato sempre pronto, preparato ad incontrarmi, come e quando e dove volevi, non per mio merito, ma per amor tuo.

Agire

Riconoscere la presenza di Dio nella mia vita.

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ZENIT Staff

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