“Tutta la mia aspirazione è sempre stata quella di conoscere il più chiaramente possibile, in ogni cosa, la volontà di Dio e di eseguirla nella maniera più perfetta”, diceva l’ultimo imperatore d’Austria, Carlo d’Asburgo.
Il Beato Carlo d’Austria è una figura che vale la pena conoscere per il suo ruolo di statista impegnato per la pace e per l’unità dell’Europa, per il suo ruolo di uomo, padre ed ultimo imperatore poi esule.
È una figura moderna, necessaria per l’Europa di oggi che un po’ si perde, rinnegando le radici giudaico-cristiane, nel relativismo dei principi. Nell’anno della cittadinanza europea quasi nessun personaggio meglio di lui incarna il ruolo di “cittadino d’Europa”.
Non per nulla Giovanni Paolo II, che fu battezzato con il nome di Karol in suo onore e che lo beatificò il 3 ottobre del 2004, lo ha indicato come modello da seguire nella via della Santità.
Per scoprire il Beato Carlo la Parrocchia Basilica Concattedrale “Sant’Agata” di Gallipoli e il Monastero “Santa Teresa” delle Carmelitane Scalze presentano un convegno sul temaConversazione sulla vita e sulla spiritualità del Beato Carlo d’Austria.
Il convegno, che si svolgerà il 4 e 5 agosto a Gallipoli, inizierà alle ore 20 del 4 agosto presso la Basilica di Sant’Agata. Interverrannoil P. Prof. Carmelo Mezzasalma, docente di Letteratura poetica e drammatica presso il Conservatorio «L. Boccherini» di Lucca e Superiore della Comunità di San Leolino, il bresciano Mons. Prof. Arnaldo Morandi, Assistente Spirituale Nazionale della Gebetsliga, S.A.I.R. l’Arciduca Lorenzo D’Austria Este, nipote del Beato, moderati da Mons. Piero De Santis, parroco della Cattedrale.
Il convegno si concluderà il 5 agosto con una solenne celebrazione eucaristica che inizierà alle ore 19 presso la chiesa di Santa Teresa.
“Il compito decisivo del cristiano consiste nel cercare in tutto la volontà di Dio, riconoscerla e seguirla. L'uomo di Stato e cristiano Carlo d'Austria si pose quotidianamente questa sfida. Ai suoi occhi la guerra appariva come "qualcosa di orribile". Nei tumulti della Prima Guerra Mondiale cercò di promuovere l'iniziativa di pace del mio predecessore Benedetto XV. Fin dall'inizio, l'Imperatore Carlo concepì la sua carica come servizio santo ai suoi popoli. La sua principale preoccupazione era di seguire la vocazione del cristiano alla santità anche nella sua azione politica. Per questo, il suo pensiero andava all'assistenza sociale. Sia un esempio per noi tutti, soprattutto per quelli che oggi hanno in Europa la responsabilità politica” (Dall’Omelia di Papa Giovanni Paolo II in occasione della Celebrazione Eucaristica per la Beatificazione di Carlo d’Austria il 3 ottobre 2004).