“L’Unitalsi attende con apprensione notizie sulla sorte di Padre Paolo Dall’Oglio e prega perché possa presto essere rilasciato e restituito all’affetto della sua famiglia e della sua comunità, per continuare a svolgere il suo delicato servizio ecumenico in un territorio complesso come la Siria”.
È quanto ha dichiarato Salvatore Pagliuca, Presidente Nazionale Unitalsi, dopo aver appreso del rapimento in Siria di Padre Paolo Dall’Oglio, gesuita italiano che da tempo si spende per la causa siriana, rapito nel paese di Bashar al-Assad da esponenti presumibilmente vicini ad Al-Qaeda.
“In ripetute occasioni – ha aggiunto Pagliuca – Padre Dall’Oglio ha offerto la sua testimonianza in occasione dei pellegrinaggi Unitalsi, ribadendo la necessità di testimoniare la pace e i valori del Vangelo in terre di confine, dove la convivenza tra popoli e religioni non è certo semplice. In queste ore, siamo vicini alla trepidazione della famiglia di Padre Dall’Oglio ed, in particolare, a Federico Baiocco, responsabile nazionale dei medici unitalsi, ed alla moglie legati al gesuita rapito da uno strettissimo vincolo familiare”.