Chiesaecologica, Tucciarone (Tegma): Rispettare l'ambiente per sostenere di più rete solidale parrocchie

Ne è convinto l’amministratore delegato dell’impresa che con Metaenergia si occupa di sviluppo sostenibile

Share this Entry

Rispettare l’ambiente – con le fonti di energia rinnovabile – per fare in modo che ci siano maggiori risorse a disposizione delle parrocchie per le loro reti solidali. Di questo ne è convinto Antonio Tucciarone, amministratore delegato di Tegma Spa, impresa che con Metaenergia si occupa di sviluppo sostenibile. Le due aziende hanno patrocinato il progetto di ricerca Chiesaecologica del Cesab (il Centro di ricerca interuniversitario in scienze ambientali e biotecnologie) e organizzato anche dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, dall’Università Lumsa e dalla Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma. Zenit ha intervistato Tucciarone per chiedergli un parere sul ruolo delle responsabilità sociali d’impresa e del rispetto dell’ambiente e di come questo può venire in aiuto del mondo ecclesiastico.

Perché è importante che le imprese abbiano una forte responsabilità sociale?

Tucciarone: Fortunatamente oggi le imprese sono organizzate sempre di più con modelli e codici etici, garantendo nel rapporto di lavoro il rispetto dei diritti umani, la tutela della persona, l’onesta, la tutela dell’ambiente e della salute. Noi crediamo che l’esercizio e la difesa di questi principi nel fare impresa sia una precisa responsabilità sia da un punto di vista etico religioso sia imprenditoriale. L’imprenditore ha una precisa responsabilità nel creare valore con la propria impresa, cioè quella di diffondere e sostenere il benessere economico e sociale all’interno della collettività, evitando che il costo di sprechi e speculazioni ricada sulle comunità. Questo concetto purtroppo non è seguito da tutti e spesso la collettività subisce il risultato di politiche economiche sbagliate e speculazioni finanziarie spregiudicate.

Cosa vi ha spinto a partecipare al progetto Chiesaecologica?

Tucciarone: La nostra azienda si occupa di studiare e applicare modelli e tecnologie appropriate per ottenere, significativi risparmi energetici ed economici. Quando ci è stata prospettata la possibilità di collaborare con la struttura scientifica del Cesab, per approfondire uno studio sull’efficentamento energetico da applicare ai siti ecclesiastici di culto di studio e ospedalieri con l’obiettivo di far risparmiare risorse economiche, ci siamo resi subito disponibili a finanziare la ricerca e a mettere a disposizione i nostri ingegneri e le nostre competenze. Per chi opera nel settore dell’efficentamento energetico la prima produzione di energia è quella risparmiata. Questo principio dà due risultati significativi: il primo è l’impatto immediato sull’ambiente nel preservare maggiormente il Creato. Il secondo è nel rendere disponibili risorse economiche risparmiate riducendo i consumi e senza penalizzare le prestazioni energetiche degli edifici e dei relativi impianti. Risorse che possono essere impiegate in altre eventuali opere di bene.

Nella vostra storia aziendale, quanto credete sia stato importante un approccio etico?        

Tucciarone: Per la nostra azienda e quindi principalmente per noi l’approccio etico nel lavoro e nell’impresa è fondamentale. Su questi principi stiamo sviluppando un importante progetto imprenditoriale in America latina. Proprio lì il nostro approccio etico e di rispetto della controparte e delle forze lavoro locali ci ha aiutato nell’essere scelti come azienda guida di un progetto. Pertanto, per noi avere un approccio etico si è dimostrato molto importante e nel caso specifico determinante.

Chiesaecologica è il primo progetto al mondo sulla sostenibilità dei luoghi religiosi. Cosa ne pensate?

Tucciarone: Noi siamo orgogliosi di renderci utili per il bene della nostra Chiesa e di partecipare a un progetto cosi importante e innovativo. Siamo sicuri che questa iniziativa farà da apripista a un rinnovamento della situazione attuale relativamente ai luoghi religiosi portando a una presa di coscienza della necessità di apportare risparmi sulla spesa energetica ammodernando le strutture. Questo credo che sveglierà anche la parte laica: penso al patrimonio pubblico, che ne avrebbe un gran bisogno. Ma purtroppo su questa sponda fino ad oggi nessuno ha deciso, e quindi si continuerà a sprecare risorse economiche della collettività e a inquinare l’ambiente.

Le parole di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco sulla salvaguardia del creato sono inequivocabili. Un impresa come la vostra può seguire i principi dettati?

Tucciarone: Le parole di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco sono univoche nel riconoscere l’importanza della difesa dell’ambiente e nei pericoli derivanti dal cambiamento del clima. Dal nostro punto di vista, rimanendo ovviamente nell’ambito di una impresa, noi pensiamo di poter seguire certi principi in un certo senso propri della nostra attività, quali l’efficentamento energetico (cioé non sprecare risorse), la salvaguardia del creato (con progetti attenti a contenere l’inquinamento e a non emettere Co2).

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione