Lettura
Marta, Maria, Lazzaro: gli amici di Gesù. L’amore in questa casa si rivela nell’amicizia. L’ascolto, il servizio, la fede ne sono la manifestazione. Gesù è riconosciuto Messia inviato da Dio al suo popolo.
Meditazione
Nella logica dell’amore Marta vive l’incontro con Gesù che viene a Betania per la morte di Lazzaro. Marta aveva compreso qual era la «parte migliore» da coltivare e incontra Gesù nella luce della fede. Meraviglioso il loro dialogo rivelatore di una grande promessa. Gesù voleva risvegliare Lazzaro dal sonno, cioè resuscitarlo da morte, per rafforzare il potere della fede. Marta afferma che se Gesù fosse stato presente avrebbe impedito che il fratello morisse. Ma, nonostante tutto, crede in Gesù. A lui, Dio concede tutto. Gesù la rassicura e lei manifesta la sua fede nella risurrezione dell’ultimo giorno, secondo l’insegnamento del divino Maestro. Centrale diventa l’autorivelazione di Gesù: «Io sono la risurrezione e la vita». È il punto centrale, la grande promessa, la più efficace autodefinizione. Come Marta, tutti noi conosciamo il senso della vita eterna, la sua vittoria, la quale supera i nostri limiti e le nostre paure, supera anche la morte che sembra distruggere la vita. Gesù risuscita Lazzaro e poi risusciterà se stesso, egli “è” la risurrezione, la vita. Per tutti sarà il Risorto, il Vivente, con la fede in lui noi vinceremo la nostra morte. Grande vittoria. Siamo chiamati a vivere e a credere in Lui. In un avvenimento storico, la risurrezione di Lazzaro, il Verbo, fatto uomo, ha manifestato la sua gloria. Nella fede noi già possediamo la vita eterna, senza attendere l’ultimo giorno. Noi non moriremo; quel nostro desiderio intimo e profondo si realizza nella risurrezione di Gesù. La domanda fatta a Marta, «credi questo?», Gesù la rivolge ad ognuno di noi, all’intera umanità, chiamata ad essere Chiesa, cioè comunità dei credenti. Una grande occasione ci viene offerta oggi, nell’Anno della Fede. La risposta di Marta sarà la nostra risposta: “sì, o Signore, io credo”. Le parole di Marta sono unisone con quelle di Pietro: «Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente» (cfr. Mt 16,16). Gesù è colui che viene nel mondo per rivelarci il Padre, per chiamarci alla vita, per indicarci la strada. E la strada è Lui stesso. Uniti a Lui nella fede, non moriremo mai. Nemmeno la morte ci separerà da lui. A Marta, che ha saputo amare e credere, è giunta la più bella rivelazione.
Preghiera
Guidaci, Signore, nella fede per non temere la nostra pochezza, le nostre paure e la stessa morte. Tu sei la vita. Uniti a te, vivremo sempre, nella grazia e nella gloria. Tu sei il Vivente.
Agire
La Chiesa è la casa dell’amicizia. In essa vorrò meditare il Vangelo di Gesù per dialogare con Lui con fiducia e credere alla sua Parola con fede.
Meditazione del giorno a cura di mons. Rocco Talucci, arcivescovo emerito di Brindisi-Ostuni, tratta dal mensile "Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti:
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