Il Presidente della Conferenza Episcopale della Chiesa Cattolica in Ucraina l’arcivescovo Mieczyslaw Mokrzycki Metroplita di Lviv ha fatto gli auguri al popolo ucraino, in occasione del 1025 anniversario del Battesimo della Rus ‘di Kiev.
Il Metropolita di Lviv ha partecipato alle celebrazioni ufficiali a Kiev.
Arcivescovo Mokrzycki già segretario del beato Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI ha notato che durante i 1025 anni passati la potenza della Parola di Dio e dei sacramenti hanno indirizzato le Chiese del popolo ucraino verso la strada della verità, della pace e della misericordia.
Il Metropolita di Lviv, ha sottolineato “che molti dei seguaci di Cristo, i martiri cristiani hanno arricchito il patrimonio storico del popolo ucraino.”
Ed ha aggiunto “Attraverso l’intercessione dei santi il popolo ucraino ha rafforzato l’amore per il Signore, è cresciuto nella fede, ha rafforzato la speranza nel futuro e nella felicità del popolo ucraino”.
Domenica 28 luglio anche l’Arcivescovo Maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina ha indirizzato ai fedeli la lettera pastorale in cui ha esortato i fedeli di rinnovare le promesse battesimali.
In questo giorno, i fedeli di rito orientale celebrano la festa di San Vladimir anniversario per ricordare quando la Rus’ di Kiev ha adottato il cristianesimo.
Il cammino di conversione del Cristianesimo della Russia fu scandito da diverse tappe.
All’inizio dell’867, il Patriarca Fozio I di Costantinopoli informò gli altri Patriarchi Orientali che il popolo russo, presso cui aveva inviato un proprio vescovo, stava accogliendo la novella cristiana con particolare entusiasmo.
La cristianizzazione definitiva di Kiev risale alla fine del 980, quando il principe Vladimir il Grande dopo essere stato battezzato a Cherson, impose alla sua famiglia e alla popolazione di Kiev il battesimo nelle acque del Dneper.
Vladimir battezzò i suoi dodici figli e per commemorare l’evento costruì la prima chiesa in pietra della Russia di Kiev, intitolandola all’Assunzione della Vergine, dove in seguito fu seppellito il suo corpo e quello di sua moglie.
La Conversione al cristianesimo del Paese comportò poi una stretta alleanza con l’Impero Bizantino. I testi greci vennero adottati a Kiev e in tutto lo Stato, e furono erette chiese secondo il modello bizantino. Nel 1988, i fedeli delle Chiese ortodosse – che affondano le proprie radici nel battesimo di Kiev – hanno celebrato i mille anni dalla conversione degli Slavi Orientali. Le grandi celebrazioni a Mosca furono il simbolo del mutamento dei rapporti tra Chiesa e Stato Sovietico. Per la prima volta, infine, dal 1917 numerosi monasteri e chiese ritornarono in possesso della Chiesa Ortodossa Russa.