Facciamo tutto con grandissimo amore!

Un invito a conoscere la testimonianza di monsignor Clemente Riva, indimenticabile vescovo e grande sostenitore del dialogo

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La vita umana non è eterna. Ci sono persone che vorremmo avere sempre al nostro fianco. Sono soprattutto gli amici e i familiari. Il solo pensiero di un distacco da loro ci spaventa. Ci fa tremare. Cerchiamo di allontanarlo, sperando che il giorno dell’addio possa essere il più lontano possibile.

Dietro questo timore c’è la fragilità umana. C’è la paura del vuoto che una persona cara potrebbe lasciare. Come riuscire a riempire questo vuoto? Come sarà la nostra vita senza quell’affetto, senza quella mano tesa alla quale aggrapparci nei giorni difficili?

Capita, a volte, di provare la stessa sensazione per persone che abbiamo conosciuto in occasioni diverse dalla dimensione familiare o dell’amicizia. Uomini e donne che ci hanno comunicato qualcosa di importante, al punto di spingerci a cambiare la nostra stessa vita.

Uno di questi è sicuramente Mons. Clemente Riva, vescovo ausiliare di Roma, che ha dedicato la sua esistenza ad un autentico spirito evangelico, trasformato nella concretezza di un costante dialogo con tutti.

La sua morte, nel 1999 (o meglio, la “fine del primo tempo”, come direbbe Lucio Dalla) ha lasciato un vuoto incolmabile. Ma il suo messaggio è stato talmente grande da oltrepassare il confine di ogni silenzio.

E’ impossibile ricordare in poche righe l’incessante opera di Mons. Riva per favorire l’amicizia, la pace, l’incontro tra differenti religioni e culture. Il suo pensiero si potrebbe sintetizzare in un semplice messaggio: fare sempre tutto con grandissimo amore.

Capita, a volte, nella vita, di sentirsi contro qualcosa: un’ingiustizia, una legge liberticida, una violazione dei diritti umani. Mons. Riva, con la sua testimonianza, ci ha insegnato a vivere ogni nostro ideale con serenità, senza mai pensare di essere “contro” qualcuno.

I mezzi di comunicazione ci mostrano quanto sia diffusa, oggi, la non-cultura dell’insulto, dell’urlo, del nemico da calpestare e distruggere.

Al posto dell’urlo è necessario ritrovare una voce serena che sappia dire sempre: “Io non la penso come te, ma tu non sei un nemico. Abbiamo convinzioni diverse, ma la strada da percorrere è quella dell’ascolto e del dialogo”.

Non sono pensieri astratti, ma cammini perfettamente vivi che tanti giovani si sentono di condividere. E’ nata, ad esempio, l’Associazione culturale Clemente Riva, che si ispira a valori importanti: la cultura del Sapere, del Dialogo e della Solidarietà.

Le sue iniziative si possono conoscere cliccando su questo sito o seguendo la pagina di Facebook. E’ anche possibile richiedere un libro con la biografia di Mons. Riva, contenente un’antologia dei suoi scritti e le testimonianze di chi lo ha conosciuto.

E’ bello scoprire il messaggio di Mons. Riva, soprattutto per i giovani che non hanno avuto l’opportunità di conoscerlo. La sua testimonianza li aiuterà a capire che ogni essere umano ha una possibilità concreta di dare il suo contributo al mondo, un passo alla volta e facendo sempre tutto con grandissimo amore.

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Carlo Climati

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