Omaggio del Papa al cardinale Simon Ignatius Pimenta

Il porporato si è spento ieri a Mumbai all’età di 93 anni

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Nato a Marol, nei pressi di Mumbai (Bombay) nel 1920, il cardinale Pimenta era stato ordinato sacerdote nel 1949. Dopo aver conseguito il dottorato in Diritto canonico presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, ritornò in patria, per riprendere l’attività pastorale nelle parrocchie della metropoli indiana, diventando in seguito segretario dell’arcivescovo, vice-cancelliere, professore di liturgia, vicario episcopale e rettore del seminario.

Fu Papa Paolo VI a nominarlo ausiliare di Mumbai con il titolo di vescovo di Bocconia nel 1971, poi coadiutore nel 1977 ed infine arcivescovo nel 1978. Eletto e riconfermato per vari mandati alla presidenza della Conferenza dei vescovi cattolici dell’India, fu creato cardinale da papa Giovanni Paolo II nel Concistoro del 28 giugno 1988, del Titolo di S. Maria “Regina Mundi” a Torre Spaccata. Il porporato aveva rinunciato al suo incarico pastorale di arcivescovo nel 1996.

In un telegramma inviato all’attuale cardinale arcivescovo di Mumbai, Oswaldo Gracias, papa Francesco ha reso omaggio al defunto porporato, ricordando “con gratitudine” il suo servizio alla comunità cattolica e alla Chiesa.

Pubblichiamo di seguito in traduzione italiana il testo del telegramma del Santo Padre:

Avendo appreso con tristezza della morte del cardinale Simon Ignatius Pimenta, arcivescovo emerito di Bombay, porgo sentite condoglianze a Lei e a tutto il clero, ai religiosi e ai fedeli laici dell’arcidiocesi. Ricordando con gratitudine i lunghi anni di devoto servizio del cardinale Pimenta alla comunità cattolica e i molti anni di fedele sostegno al Successore di Pietro come membro del Collegio dei Cardinali, mi unisco a voi nel pregare affinché Dio nostro Padre misericordioso gli conceda il premio delle sue fatiche e accolga la sua nobile anima nella gioia e nella pace del Regno dei Cieli. Ai familiari del cardinale Pimenta, e a tutti coloro che si sono riuniti per la solenne Messa di Requiem, imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica, come pegno di consolazione e di forza nel Signore.

Francesco

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ZENIT Staff

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