Padre Raphael Kootumghal è il direttore della neonata Radio Maria India, che attualmente trasmette i propri programmi attraverso il sito web www.radiomaria.org.in Una sfida ambiziosa quella che si è prefissata l’emittente cattolica presente in oltre 60 nazioni del mondo. Abbiamo rivolto a lui qualche domanda per capire com’è possibile evangelizzare in uno degli stati “di frontiera”.
Padre Raphael, com’è nata l’idea di portare in India Radio Maria?
Padre Raphael: Dio ha seminato un granello di senape che è la World Family of Radio Maria, ora questo granello è cresciuto ed ha messo fuori i suoi grandi rami, e questo albero di Dio ha fatto spuntare ora una nuova gemma: Radio Maria India. Nel 2000 andai in missione in Ecuador e incontrai Padre Francisco Palacios, che allora era direttore di Radio Maria Ecuador (attualmente è Direttore Editoriale di World Family of Radio Maria ndr). Durante un viaggio in auto mi chiese se potevamo condurre un programma di meditazione indiana. Accettai anche se non sapevo molto lo spagnolo. Dopo due mesi insieme alle Suore Domenicane ho iniziato il programma. Posso dire quindi che Dio ha piantato il seme di Radio Maria India dall’altra parte del mondo. Quando sono tornato nel mio Paese ho chiesto alla World Family di darmi il permesso di iniziare questa meravigliosa missione in India. Così il 30 giugno 2013 lo studio di Radio Maria a Cochin è stato benedetto da Mons. Joseph Kariyil e da autorità del Ministero indiano. Oggi è possibile ascoltare la nostra radio sul sito ed anche grazie alle applicazioni per smartphone e tablet.
L’India, con più di 1 miliardo di abitanti rappresenta un settimo della popolazione mondiale (e di questi, poco più del 2% sono cristiani): una bella sfida. Come si arriva al cuore della gente?
Padre Raphael: L’India è la democrazia più popolosa del mondo. Abbiamo 22 lingue riconosciute dalla Costituzione. Il cristianesimo è la terza più grande religione in India, con circa 24 milioni di seguaci, che costituiscono il 2,3 per cento della popolazione indiana. I cristiani indiani hanno contribuito in modo significativo e sono ben rappresentati nei vari ambiti della vita nazionale. Lo stato del Kerala, dove c’è Radio Maria, può essere definita come la casa della comunità cristiana in India. Indubbiamente evangelizzare oltre un miliardo di persone è una sfida che Radio Maria India deve affrontare. Per raggiungere quest’obiettivo dobbiamo usare perciò tutti i mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione. Dobbiamo avere programmi in inglese in quanto è la lingua che unisce tutti i popoli indiani, e anche in malayalam poiché la maggior parte dei cattolici indiani parlano questa lingua.
L’evangelizzazione dell’Asia per la Chiesa universale è la sfida più ambiziosa. Lei ha una grande responsabilità come direttore.
Padre Raphael: Sì, è una sfida che Radio Maria India deve intraprendere e affrontare. Siamo molto fiduciosi e convinti che la nostra Madre ci aiuterà. Grazie ai missionari che hanno dedicato la loro vita per diffondere la fede cattolica, la devozione alla Beata Vergine Maria è profondamente radicata tra le famiglie di cattolici nel mio Paese: recitano regolarmente il rosario, fanno veglie di preghiera, celebrano le feste mariane e svolgono nei mesi di maggio e ottobre dei pellegrinaggi nei santuari mariani. Inoltre la devozione alla Madre di Dio si sta diffondendo anche tra gli indù, i musulmani e i buddisti. Abbiamo Chiese dove si recita ogni sabato la novena alla Madonna del Perpetuo Soccorso e sono migliaia le persone che vengono, molte di loro non cristiane, che vengono per pregare la Madonna: la Madre. Una Madre porta grazie alle persone e sana le divisioni. Per questo sono convinto che Maria è una chiave importante per l’evangelizzazione dell’India. Radio Maria in India è lo strumento divino della Madonna in questi tempi moderni, per far conoscere l’amore e la pace di Cristo, il suo Figlio in ogni famiglia dell’India. Il Santo Padre ha ricordato ai missionari: “L’evangelizzazione è rilevante per tutto il tempo, ma in questi giorni è una necessità urgente della Chiesa di adottare misure più decisive, per passare attraverso le vie del mondo, al fine di portare ogni essere la conoscenza umana di Cristo, perché ogni essere umano ha il diritto di conoscere la Verità“.