Missionario comboniano, si è formato in teologia a São Paulo. Dopo alcuni anni di animazione missionaria in Italia è ora in Brasile, nel Maranhão, dove assicura il coordinamento della campagna “Sui binari della giustizia”.
Da sempre impegnato appunto nella lotta per la giustizia e per la difesa dei diritti soprattutto delle persone più vulnerabili, padre Bossi ha pubblicato con EMI Il prezzo del ferro (2010), scritto insieme a Francesco Gesualdi. Il libro racconta i misfatti della multinazionale Vale impegnata nell’accaparramento del ferro, che viene estratto in Brasile ma poi esportato e venduto in tutto il mondo, e la risposta della rete di resistenza popolare che vi si è opposta.
Ad attirare l’attenzione sulla gravità dei danni sociali e ambientali provocati da Vale è stata la comunità comboniana del Brasil Nordeste. Missionari che ogni giorno odono le grida di chi si ammala per l’inquinamento, di chi finisce sotto i treni dell’azienda, di chi lavora da schiavo nelle carbonaie, di chi ha perso il lavoro perché non serve più. E non hanno potuto tacere, come testimoni del regno di Dio che è amore, giustizia, pace. Proprio da queste denunce è nata la campagna “Sui binari della giustizia”, oggi estesa a livello mondiale con la partecipazione delle vittime delle azioni di altre multinazionali di altri paesi: Mozambico, Perù, Canada, Indonesia…
Anche in Italia si è costituito un gruppo di sostegno.
L’idea alla base di questa azione e del pensiero di padre Bossi è che se le multinazionali fondano il loro potere sul denaro, i “piccoli” lo fondano invece sulla partecipazione e sulla forza di volontà. Nessun potere, neanche il più temibile, può rimanere in piedi se tutti insieme diciamo no.