L’inqualificabile offesa rivolta a Cécile Kyenge Ministro per l’integrazione del governo della Repubblica Italiana da parte del Vicepresidente del Senato Roberto Calderoli ha fatto sì che l’opinione pubblica estera qualificasse tutti gli italiani “popolo razzista”.
Eppure solo pochi giorni fa il Santo Padre aveva ringraziato la comunità di Lampedusa per l’esempio di amore, di carità, di accoglienza che dà al mondo intero e noi italiani tutti abbiamo condiviso l’orgoglio per quelle parole e sperato di essere ricordati per questo.
Le donne del Centro Italiano Femminile esprimono vicinanza e solidarietà alla nostra Ministra Kyenge, la cui prima preoccupazione dopo le volgari offese, è stata la preoccupazione per immagine del Paese, fortemente danneggiata.
Ormai in Italia sempre più spesso si cerca di porre rimedio a fatti gravissimi con le successive scuse. Ma le scuse non possono più bastare perché permettono ai responsabili di rivestirsi di una sorta di malcelata innocenza e abituano alla ipocrisia e all’oblio, che non rende giustizia. Ma è solo la memoria che ci può salvare dal peggiore futuro.