La singolarità di Gesù Cristo è ciò che di più semplice da sempre la fede cristiana sa, e in questo libro Gilberto Depeder cerca di recuperarla nella sua originaria e irriducibile unità e di ripensarla nella sua portata rivelativa e nella sua capacità dialogica. Lo fa a partire dal contesto italiano e dal pensiero dei maggiori cristologi contemporanei: Giovani Moioli, Bruno Forte, Marcello Bordoni e Angelo Amato.
Dal lavoro emergono sia la valenza epistemologica del recente percorso italiano, finalmente affrancato da un’eccessiva dipendenza nei confronti della riflessione europea, sia la complessità tematica, rielaborata in base al rapporto istituito dalla cristologia con la storia, la spiritualità, la pneumatologia e il pluralismo religioso.
INDICE
Prefazione di Carmelo Dotolo. Cap. 1 Status quaestionis della cristologia italiana postconciliare: prospettive di emergenza della singolarità di Gesù Cristo – Cap. 2 Giovanni Moioli: una cristologia della singolarità di Gesù – Cap. 3 Bruno Forte: una «cristologia come storia» – Cap. 4 Marcello Bordoni: una cristologia dello Spirito in prospettiva escatologica – Cap. 5 Angelo Amato: una cristologia dell’incarnazione – Cap. 6 Valutazione sintetica e prospettive di approfondimento della singolarità di Gesù Cristo – Conclusione
Il volume (464 pagine, 35 euro), in questi giorni in libreria, è edito da Facoltà Teologica del Triveneto e Edizioni Messaggero Padova e fa parte della collana editoriale Sophia della Facoltà.
DESTINATARI
In particolare studenti di teologia.
L’AUTORE
GILBERTO DEPEDER, minore conventuale, nato a Cles (TN) nel 1972, dopo aver frequentato il quinquennio teologico a Padova, ha proseguito gli studi presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ha conseguito la licenza in teologia dogmatica sotto la direzione di Jacques Dupuis e il dottorato in teologia avendo come relatore Carmelo Dotolo. È docente di teologia dogmatica alla Facoltà teologica del Triveneto. Collabora con le riviste Studia patavina, Credere oggi, Miscellanea Francescana.