Lettura
Le virtù della prudenza e del distacco, di cui parla la liturgia di oggi, descrivono la personalità di S. Benedetto, chiamato da Paolo VI “Messaggero di pace, realizzatore di unione, maestro di civiltà”. Il suo esempio è luce per l’Europa di oggi.
Meditazione
Se legittima è la domanda di Pietro che vuole sapere cosa gli riserva il futuro, rassicurante è la risposta di Gesù. Agli Apostoli, che hanno lasciato tutto per seguirlo, promette il giudizio sulle dodici tribù d’Israele, cioè un futuro di gloria nel Regno. Ma a chiunque si sarà distaccato dai beni di questo mondo promette il centuplo e la vita eterna. Questa prospettiva dà il senso più ampio all’esistenza cristiana e invita, secondo il libro dei proverbi, alla sapienza, alla prudenza e alla conoscenza di Dio per essere giusti e meritare successo. L’esempio di San Benedetto è grande e significativo per tutti i cristiani. Ha lasciato tutto per Gesù. In una società corrotta cerca Dio e lo pone al primo posto, perché nulla deve essere anteposto a lui. Sotto il suo sguardo vive e il suo esempio attira tanti discepoli. Lascia tutto e si dedica alla preghiera e al lavoro per seminare la pace e seguire la via del vero progresso. San Benedetto ha seguito alla lettera questo insegnamento evangelico nella vita monastica. Noi pure, nella vita quotidiana, siamo chiamati a lasciare tutto per raggiungere il tutto, che è Dio, e la vita nella felicità eterna. Tutti siamo chiamati a mettere il Signore al primo posto e la sua Parola guiderà il nostro cammino. Dio viene prima e vale di più rispetto alle persone e alle cose, agli affetti e agli interessi. A tutti promette, con l’amore di oggi, la vita eterna nella creazione nuova. Questo non significa disprezzare gli affetti e trascurare il lavoro. Possiamo fare tutto, possedere tutto ma con quel distacco che consente la libertà interiore, la giustizia equa, la carità fraterna. Possiamo e dobbiamo amare la famiglia e la vita vera nella luce del Datore di ogni bene. Agendo nel nome di Dio, tutto sarà santo, giusto, nobile, a lui gradito. Dice san Benedetto: “Ora et labora”, prega e lavora sotto lo sguardo di Dio nella sequela di Gesù, docile allo Spirito e sarai felice oggi e sempre.
Preghiera
Seguire Gesù non significa essere chiamato alla pigrizia, ma alla santità. Voglio seguire te e la tua Parola prima di ogni altra cosa. Sei tu la fonte dell’amore e della gioia. In te pongo la mia vita per essere al sicuro.
Agire
Voglio onorare tutti gli uomini, rispettare tutte le cose, animare la società con la fede cristiana, per essere fermento di bontà evangelica in ogni ambiente che frequento, ad imitazione di Gesù che passava facendo del bene e di san Benedetto, uomo tutto di Dio.
Meditazione del giorno tratta dal mensile "Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it