Seguendo le attività della Santa Sede non ci si annoia mai. Neanche il tempo di terminare la conferenza stampa di presentazione della “Lumen Fidei” – l’enciclica di Papa Francesco scritta “a quattro mani” con Benedetto XVI – che padre Federico Lombardi ha lanciato lo ‘scoop’ che tutti aspettavano: la canonizzazione di Giovanni Paolo II.
Oggi – ha spiegato il direttore della Sala Stampa Vaticana – il Santo Padre ha autorizzato i Decreti promulgati dalla Congregazione delle Cause dei Santi, presentati stamane dal Prefetto, il card. Angelo Amato, durante un’udienza privata. Tra i nuovi Decreti c’è appunto il riconoscimento del miracolo attribuito all’intercessione del Beato Wojtyla.
La vera notizia sta però nell’ultimo paragrafo del comunicato ufficiale della Sala Stampa vaticana che afferma: “Il Sommo Pontefice ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi circa la canonizzazione del Beato Giovanni XXIII e ha deciso di convocare un Concistoro, che riguarderà anche la canonizzazione del Beato Giovanni Paolo II”.
È quindi ufficiale che sia Roncalli che Wojtyla verranno elevati agli onori degli altari. È da capire se le due canonizzazioni coincideranno e, in caso, in quale mese e giorno. Padre Lombardi non ha fornito alcuna data spiegando che è essa sarà decisa dal Pontefice nel Concistoro da lui convocato, dopo aver ascoltato i pareri dei cardinali consultati. Tuttavia, ha aggiunto, “è molto probabile che avvenga entro la fine dell’anno”.
Il secondo miracolo di Giovanni Paolo II, secondo diverse indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, è avvenuto su una donna del Costa Rica, la sera stessa della beatificazione del Papa polacco, il 1° maggio 2011. Grazie all’intercessione del Beato, la donna costaricana – assalita negli ultimi giorni da giornalisti e troupe televisive, tanto da essersi “barricata” in casa – sarebbe guarita da una grave lesione cerebrale. Un prodigio che avrebbe riavvicinato anche la sua famiglia alla fede.
Per Giovanni XXIII, invece, “non c’è un decreto” ha informato padre Lombardi, ma solo “la volontà, presentata dalla Congregazione e accolta dal Papa, di arrivare alla canonizzazione anche senza un secondo miracolo”. Un dato, questo, che ha creato diversi interrogativi nella Sala Stampa vaticana: è possibile proclamare qualcuno santo senza la presenza di un miracolo? Non sono necessari due miracoli: uno per la beatificazione e uno per la canonizzazione? Si tratta dell’ennesima “semplificazione” di Papa Francesco?
Innanzitutto, il Pontefice “ha il potere dal dispensare una causa dal secondo miracolo”, ha precisato Lombardi. E, in secondo luogo, “ci sono molti teologi che discutono anche in linea di principio se sia necessario avere due miracoli distinti per il passo dalla beatificazione a quello della canonizzazione”.
Il miracolo che ha decretato la beatificazione del “Papa buono” – approvato tra l’altro da Wojtyla – risale al 1966 e riguarda una religiosa, suor Caterina Capitani, ricoverata a Napoli per la perforazione dello stomaco causata da un’ulcera gastrica. La suora, oggi infermiera ad Agrigento, sembrava in fin di vita; le sue consorelle, la notte del 22 maggio, conoscendo la sua profonda devozione per Giovanni XXIII, le posero pertanto un’immaginetta del Pontefice sullo stomaco e invocarono la guarigione. Suor Caterina raccontò in seguito di aver visto accanto a sé il Papa che le annunciava di aver ascoltato le preghiere. La donna guarì immediatamente, tanto che fu subito in grado di alzarsi e di mangiare.
Secondo quanto riferito da padre Lombardi, Bergoglio “ritiene che con il miracolo già presente si possa procedere alla canonizzazione”. Tra l’altro, ha soggiunto, “conosciamo tutti le virtù e la personalità di Papa Roncalli, non c’è bisogno di spiegare i motivi della sua santità”. Il suo è un “caso molto specifico sulla cui rilevanza e significato non c’è nessun dubbio” ha detto; a ciò si aggiunge “la felice circostanza del 50° anniversario del Concilio Vaticano II da lui indetto”.
Quindi, non significa che d’ora in poi “tutti i beati diventano santi senza un secondo miracolo” ha concluso il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, semplicemente “Papa Francesco ha ricevuto i voti specifici della sessione ordinaria della Congregazione per il caso di Giovanni XXIII e ha detto ‘Sì, va bene’”.