Sul tema “Fede e Speranza. La risposta della Chiesa alla crisi dell’uomo”, si è svolto a Varsavia, nei giorni 27-30 giugno, l’incontro dei Segretari generali delle Conferenze episcopali europee, organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), in collaborazione con la Conferenza Episcopale Polacca.
I Segretari delle Conferenze Episcopali di tutta Europa si sono riuniti per dibattere sulla missione evangelizzatrice della Chiesa nel contesto odierno dell’Anno della fede, a dieci anni di distanza dall’esortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in Europa, il documento del 28 giugno 2003 del beato Giovanni Paolo II che tracciava le priorità del rinnovo dell’annuncio del Vangelo nel vecchio continente.
L’incontro si è svolto presso il Centro della Caritas polacca. Ad aprire i lavori, il Presidente della CEP e Vice-Presidente del CCEE, Mons. Józef Michalik. A Varsavia sono giunti oltre 40 rappresentanti degli episcopati europei, ma anche del Medio Oriente, dell’Asia, e naturalmente della Santa Sede.
Tra questi,anche il segretario della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (FABC), P. Raymond O’ Toole, e il segretario dell’Assemblea dei Vescovi cattolici della Terra Santa, P. Pietro Felet. Entrambi gli ospiti hanno informato i partecipanti della situazione dei cristiani nelle loro rispettive aere geografiche. Nel corso dell’incontro, i segretari del CCEE e della COMECE (Commissione degli episcopati della comunità europea) hanno presentato anche le attività dei due organismi episcopali europei. I partecipanti sono stati poi informati sulla situazione della Chiesa in Polonia e del processo che ha portato, il 17 agosto scorso, alla firma di un messaggio congiunto tra la Chiesa cattolica polacca e la Chiesa ortodossa russa.
Nel primo giorno di lavori, oltre al bilancio dei dieci anni di nuova Evangelizzazione dalla pubblicazione dell’Ecclesia in Europa fino all’Anno della Fede – redatto dal vice-Presidente della COMECE, mons. Virgil Bercea – i diversi Segretari si sono soffermati sul contesto attuale segnato da varie forme di crisi (economica, valoriale…), ma anche da alcuni segni di speranza.
In particolare, mons. Bercea ha presentato la situazione attuale del continente, cercando di dimostrare quale visione dell’uomo ci presenta oggi l’Europa. “Invece della voglia di crescere e di guardare lontano, abbiamo a che fare con le passioni e le emozioni e di partecipare alla disgregazione della cultura della famiglia e del bene comune, che sostituisce l’egocentrismo” ha detto il Vescovo rumeno.
Ha poi osservato che la grave crisi economica “ha causato un grande danno”: “L’economia del mondo – ha detto – sopravvivendo alla globalizzazione è entrata nella Grande Depressione; la cultura è entrata in una fase di post-modernismo, la spiritualità della persona umana è alla ricerca di nuovi approcci e sconvolgimenti sociali, e le aspettative delle persone non sono sensibili alle opportunità”.
Nei giorni seguenti, sono state presentate le esperienze riguardanti la vita delle chiese locali nei vari paesi del continente. I lavori sono stati introdotti dal vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Cracovia, mons. Grzegorz Ryś, che ha discusso sui pro e contro della nuova Evangelizzazione. E’ poi intervenuto mons. Antoine Herouard, segretario generale della Conferenza dei Vescovi francesi, che ha condiviso con i partecipanti l’esperienza della Chiesa in Francia nel sostenere la famiglia e il dibattito pubblico sui valori.
Molta attenzione è stata inoltre dedicata alle questioni e ai problemi della vita delle Chiese in Europa. “E’ stato uno sguardo verso il futuro, abbiamo parlato come predicare l’immutabile Vangelo nelle nuove condizioni in cui versa il popolo del nostro tempo” ha dichiarato il vescovo Polak.
Il grande incontro si è concluso con la Messa nella cattedrale di San Giovanni di Varsavia, presieduta dal Nunzio Apostolico in Polonia, mons. Celestino Migliore, il quale, nella sua omelia, ha osservato che “la diffidenza della Chiesa spesso nasconde un desiderio di verità e di autenticità”. “Da noi, vescovi e sacerdoti, Gesù si aspetta che siamo persone credibili” ha affermato.
Il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa – l’organizzatore dell’incontro di Varsavia – è stato fondato nel 1971 ed ha sede a St. Gallen (Svizzera). Ad esso appartengono le attuali 33 Conferenze episcopali presenti in Europa, rappresentate di diritto dal loro Presidenti, insieme agli Arcivescovi del Lussemburgo, dal Principato di Monaco, di Cipro dei Maroniti, il vescovo di Chişinău (Moldavia) e il vescovo eparchiale di Mukachevo. Presidente del CCEE è il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Primate d’Ungheria. I Vicepresidenti sono invece il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, e mons. Józef Michalik, Arcivescovo di Przemyśl. Il Segretario generale è padre Duarte da Cunha.