I vescovi USA: "E' una giornata tragica per la nostra nazione"

La Conferenza Episcopale americana critica apertamente il riconoscimento del matrimonio non solo tra uomo e donna, sancito dalla Corte Suprema degli Stati Uniti

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Ieri, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha definito come “incostituzionale” il pronunciamento del “Defense of Marriage Act” approvato dal Congresso nel 1996, secondo cui il matrimonio è l’unione tra un uomo e una donna.

In un comunicato diffuso a livello internazionale, la Conferenza Episcopale Statunitense ha scritto:“Oggi è un giorno tragico per il matrimonio nella nostra nazione. Respingendo il Defense of Marriage Act, la Corte suprema ha sancito una profonda ingiustizia per il popolo americano”.

“La Corte ha sbagliato” affermano i presuli nel comunicato, aggiungendo: “Il governo federale dovrebbe rispettare la realtà che il matrimonio è l’unione di un uomo e una donna, anche quando lo stato fallisce nel riconoscerlo. La salvaguardia della libertà e della giustizia richiede che tutte le leggi federali e statali, rispettino la verità, compresa la verità sul matrimonio”.

Secondo i Vescovi Usa, è incomprensibile che la Corte non abbia preso sul serio il bando delle nozze gay approvato dal referendum in California nel 2008 (Proposition 8). Essi spiegano che il bene comune di tutti, specialmente i bambini, dipende in maniera profonda dal matrimonio. “Ora è tempo di raddoppiare i nostri sforzi per testimoniare la verità sul matrimonio” si legge nella nota.

E’ evidente che la decisione della Corte apporterà gravi conseguenze al dibattito pubblico. Per i Vescovi, “il futuro del matrimonio e del meglio della nostra società è a rischio”. Il matrimonio, infatti, è l’unica istituzione che mette insieme un uomo e una donna e li impegna nell’originare, promuovere e difendere  la vita. La famiglia naturale garantisce ad ogni bambino il diritto e la certezza di avere un padre ed una madre.

Hanno sottolineato i Vescovi: “La nostra cultura, la nostra natura umana, l’esperienza, il buon senso comune, i disegni del Creatore, ci confermano che la famiglia umana è composta da un uomo e una donna, e da un padre ed una madre”. Per questo “è tempo di rafforzare il matrimonio, non di ridefinirlo”.

Quando Gesù parlò del significato del matrimonio, disse che si trattava dell’unione per la vita di un uomo e di una donna. E precisò che fin dall’inizio della creazione Dio creò un uomo e una donna. “A fronte della decisione della Corte Suprema – conclude il comunicato – la nostra rinnovata proposta è quella di promuovere e difendere l’unico significato del matrimonio. Un uomo e una donna per la vita. Per questo chiediamo preghiere affinchè la Corte riveda le sue decisioni e che le implicazioni vengano comprese da tutti”.

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ZENIT Staff

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