Costruire sulla roccia

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Si conclude il discorso del monte. I vv. 28-29 esprimono – alla fine – lo stupore della gente per tale insegnamento, che risultava certamente un insieme di parole ma pronunciate con autorità, diversamente da quelle degli scribi. Fare la volontà del Padre celeste: è questo lo scopo, la missione e il mandato del discepolo del Regno. Fare la volontà di Dio supera persino l’osservanza meticolosa della Legge con la conseguenza ostentazione delle opere (cacciare i demoni, fare miracoli…) quando tale obbedienza non è accompagnata dalla vita. Perciò, conseguenza di tale principio enucleato ancora una volta nei v. 21-23, è che chi costruisce la sua casa sulla sabbia edifica sul niente; chi diversamente edifica sulla roccia, è certo che resisterà a tutte le intemperie. La casa da costruire – al di là dell’immagine – è la vita cristiana, il cui fondamento certo è Cristo Signore, roccia che resiste.

Meditazione

A conclusione della meditazione sul discorso del monte, quasi a sintesi di tutto il percorso, il testo di un’omelia di un Autore anonimo, ci aiuta a delineare il profilo del vero cristiano: «Chi vuol essere un vero cristiano, non solo non uccida ma neppure si adiri senza ragione; non solo non spergiuri ma neanche faccia giuramenti; non solo non commetta adulterio, ma neanche desideri con gli occhi; non solo non usi violenza, ma se colpito, non replichi; non solo non sottragga ciò che è altrui ma piuttosto lasci il suo a chi lo costringe; non ami con sincerità solo gli amici, ma anche i nemici. Non faccia elemosine davanti agli occhi degli uomini; si dedichi alla preghiera entrando nel chiuso della sua stanza; non pratichi il digiuno con tristezza; non dia ciò che è santo ai cani né getti le proprie perle ai porci. Chieda, cerchi, bussi e riceverà. Si guardi dai falsi profeti». Un tale ideale di vita cristiana non è utopia. Sappiamo bene che le difficoltà per raggiungerlo ci saranno sempre e la storia ne presenterà sempre di nuove. Ma le tempeste che si abbatteranno su di essa non saranno in grado di far crollare un edificio così saldamente costruito. Dice sant’Ilario di Poitiers che con la roccia il Signore «designa se stesso come fondamento saldo di una costruzione elevata». Uniti a Cristo e a lui aggrappati si è certi di superare ogni tempesta. Del resto, san Giovanni non ci ricorda la parola di Gesù: «senza di me non potete far nulla»? (cfr. Gv 15,5).

Preghiera

Signore, dammi la fede, affinché abbracci con tutto il mio cuore questa sapienza divina del vangelo che è follia agli occhi degli uomini e ne compia tutti gli insegnamenti (beato Charles De Foucauld).

Agire

«Non vuoi sottometterti alla Volontà di Dio… e ti adatti, invece, alla volontà di qualunque creaturella» (san Josemaría Escrivá de Balaguer).

Meditazione del giorno a cura di monsignor Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: 
info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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