Lettura
Il percorso che la Parola di Dio ci indica si può così sintetizzare: la prospettiva della croce è ormai alle porte. Gesù è tutto proiettato verso la città di Gerusalemme dove si compiranno i giorni della sua passione. L’evangelista lo dirà apertamente al versetto 51. Per questo il Maestro si rivolge con particolare cura ai Dodici, al fine di prepararli all’evento. C’è bisogno di preparare il terreno perché le attese messianiche non erano quelle che ora il Maestro sta per portare a compimento. Dopo che Pietro ha proclamato Gesù come “il Cristo di Dio”, ecco il primo annuncio della passione. E subito dopo, strettamente legata alla sua, la passione del discepolo chiamato a prendere la propria croce e seguire il Maestro.
Meditazione
Possiamo meditare soffermandoci su tre aspetti: 1) Il clima di preghiera che Gesù sta vivendo è il contorno migliore e più adatto per fare l’annuncio della sua passione e della sua morte. Solo nella preghiera e nel fiducioso abbandono al Padre, si comprende e si accetta il mistero della croce. 2) L’annuncio della passione è un invito a volgere lo sguardo a Colui che hanno trafitto (cfr. Zc 12,10-11;13,1). Alla contemplazione del sangue di Cristo versato ci invita anche san Clemente I nella sua Lettera ai Corinzi: «Teniamo fissi gli occhi sul sangue di Cristo, per comprendere quanto sia prezioso davanti a Dio suo Padre: fu versato per la nostra salvezza e portò al mondo intero la grazia della penitenza». 3) La croce di Gesù non è altro da me: mi riguarda. L’anello che mi congiunge a essa è il Battesimo. Innestati in Cristo col Battesimo viviamo di lui; la sua vita è stata trasferita nella nostra. Dopo il Battesimo pensiamo come Cristo, agiamo come Cristo, facciamo le stesse scelte che fece Cristo. Essere di Cristo vuol dire prendere la croce, la propria croce, come Cristo ha preso la sua. Commenta san Girolamo: «Quando parlo della croce, non penso al legno, ma alla passione… Inoltre, che cosa dice anche nel Vangelo? Se non prendi la mia croce e mi segui ogni giorno. Osservate quello che dice: finché la vostra anima non sarà resa pronta per la croce come la mia per voi, non potete essere miei discepoli». Nel racconto della passione l’episodio apparentemente secondario di Simone che porta la croce di Gesù (cfr. Mt 27,32) ci parla della chiamata del discepolo a prendere la sua croce.
Preghiera
«O Gesù, fa’ splendere davanti al mio sguardo la dottrina della croce e fa’ che io l’abbracci. Fa’ che anch’io possa dire di non sapere che una cosa sola: Gesù e Gesù crocifisso» (beato Charles de Foucauld).
Agire
«Lotta contro quella fiacchezza che ti fa pigro e rilassato nella vita spirituale. Bada che può essere il principio della tiepidezza…, e, come dice la Scrittura, i tiepidi Dio li vomiterà» (san Josemaría Escrivá de Balaguer).
Meditazione del giorno a cura di monsignor Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti:
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