Atmosfera fiabesca e tanta emozione per il ballo di fine anno tenutosi lo scorso sabato sera a Roma nei giardini dell’Istituto Highlands all’Eur. È stata la seconda edizione di un evento che ha voluto celebrare la fine di un percorso scolastico; le ragazze e i ragazzi impegnati nel ballo infatti, hanno terminato il primo ciclo delle scuole secondarie e a settembre proseguiranno al liceo.
La manifestazione Highlands sotto le stelle le suggestive atmosfere dei valzer austriaci ha fatto rivivere in una serata sotto il cielo di Roma. Il gran ballo viennese infatti, non è solo una cerimonia, è soprattutto un sogno, il simbolo di un epoca e di un mondo che merita di essere riproposto ai ragazzi di oggi. Le note del valzer di Strauss sono emozioni pure che spingono all’eleganza, alla classe e al romanticismo: un insieme che incanta e rapisce.
Avranno sognato anche le ragazze dell’Highlands accompagnate dai loro cavalieri volteggiando tra il fruscio del loro primo valzer. “Li abbiamo visti arrivare a scuola che erano dei bambini, – afferma la preside dell’istituto, Piera Cavataio – e oggi li vediamo giovani pronti ad affrontare gli impegni a cui la carriera scolastica li sottoporrà. Anche un evento come questo rappresenta per loro una tappa che completa la formazione integrale di cui il nostro istituto si fa portatore”.
Le scuole gestite dalla Congregazione dei Legionari di Cristo pongono l’attenzione su tutti gli aspetti della persona umana e offrono una formazione armonica e integrale attraverso l’attenzione personalizzata a ogni studente che consente di potenziarne le qualità, di valorizzare le eccellenze e di far fiorire le competenze di futuri leader.
In questa ottica, dunque, anche un ballo è una prova “ufficiale” che introduce i giovani nel mondo degli adulti. Ufficiale è stato anche l’abito dei ragazzi, un completo scuro con tanto di cravatta e scarpe di pelle. Niente sneakers stasera! Le ragazze invece erano avvolte in una candida nuvola di tulle, scarpette bianche e tutta la grazia e lo stile della loro giovane età.
Le coppie hanno sfilato davanti ad un pubblico emozionato di genitori ed amici disegnando le coreografie pensate per loro da Paola Brunelli, che ha lavorato per settimane fianco a fianco dei ragazzi per prepararli al ballo. Anche quest’anno la direzione artistica è stata a cura di Daniela Ferrari che ha impartito alle ragazze nozioni base di bon ton, trucco e portamento.
L’intento delle organizzatrici non è stata una ricostruzione storica, ma piuttosto creare un anello di congiunzione tra la magia del passato e la grinta del terzo Millennio, un ponte capace di offrire ai ragazzi di oggi tecnologici e internazionali, una sensibilità dal cuore antico.