“Sentire il sapore della Verità” è stato il motto dell’incontro organizzato dal Gruppo per la Nuova Evangelizzazione dell’Arcidiocesi di Czestochowa, l’8 giugno presso il Seminario Maggiore di Czestochowa. Alla riunione hanno partecipato mons. Waclaw Depo, Arcivescovo Metropolita di Czestochowa, il vescoco ausiliare mons. Antoni Dlugosz e la coppia di attori Radoslaw Pazura e Dorota Chotecka-Pazura che hanno condiviso con il pubblico la propria testimonianza di fede.
All’incontro, erano presenti più di 2000 persone tra bambini, giovani, famiglie, sacerdoti, consacrati e via dicendo. Ognuno di questi ha avuto la possibilità, durante l’incontro, di ascoltare concerti di musica, di confessarsi, dialogare sulla fede o porsi in adorazione dinnanzi al Santissimo Sacramento. “Gli incontri come quello di oggi sono importanti e ci aiutano a trasformare la nostra vita” ha dichiarato a ZENIT l’attore Radoslaw Pazura.
Anche l’arcivescovo Depo, nel suo intervento, ha parlato di “un cambiamento di vita”. “Siamo con Gesù in tempi buoni e tempi duri – ha affermato – non possiamo accettare il male. Abbiamo bisogno di vivere fedelmente a Cristo e sentire quindi il sapore della verità”.
Il Metropolita di Czestochowa ha poi risposto alle domande dei partecipanti. Interrogato su “come si vede Dio”, mons. Depo ha detto che “Dio si è rivelato per mezzo di Gesù. Ha un volto umano e un cuore. E ora è in mezzo a noi”.
Sono seguite altre domande, alcune relative a temi delicati come, ad esempio, la dignità dei bambini nati con il metodo ‘in vitro’. “Ogni bambino è trattato con amore. Questi bambini non sono esclusi dall’amore e dalla salvezza di Dio” ha affermato l’Arcivescovo. Tuttavia, ha sottolineato,”la Chiesa non può accettare il metodo ‘in vitro’, perché al posto del dono della vita, c’è in questo metodo la morte degli esseri umani, respinti nel processo di fecondazione”. “È come una moderna strage degli innocenti di Erode” ha concluso Depo.
Un momento toccante è stata la doppia testimonianza di fede e conversione degli attori Radoslaw Pazura e Dorota Chotecka-Pazura. Ricordando il grave incidente in macchina subito alcuni anni fa, Pazura ha affermato che “quello è stato il momento in cui la mia vita è cambiata”. “Oggi so che tutto questo doveva accadere perché io fossi una persona diversa – ha detto – Dio mi ha dato una nuova vita. Un uomo che crede in Dio è un uomo felice”.
“Dopo l’incidente di mio marito, il primo istinto fu una grande ribellione verso Dio” ha dichiarato la moglie Dorota, “ma cominciai a pregare e Gli chiesi: ‘Signore, sia fatta la Tua volontà con Radek, ma ricordati di me, perché senza di lui io morirò”. Radoslaw sopravvisse all’incidente e, dopo la guarigione, la coppia decise di sposarsi “davanti ad un altare”. “Il nostro successo oggi è la nostra famiglia” ha affermato Dorota.
Nel corso dell’incontro sono stati distribuiti ai presenti degli “Antidepressivi evangelizzatrici”. Ovvero una piccola scatola con dentro il rosario e un’immagine della Divina Misericordia con la preghiera di abbandono a Gesù Misericordioso “come foglio illustrativo”, come ha spiegato a ZENIT, don Michal Krawczyk, responsabile del Gruppo della Nuova Evangelizzazione per l’Arcidiocesi di Czestochowa.
Gli “Antidepressivi evangelizzatrici” sono “un modo originale per promuovere il Rosario e la Coroncina della Divina Misericordia” ha detto Agnieszka Armacińska, portavoce del Gruppo. “Abbiamo scelto il nome ‘antidepressivi’, perché oggi la depressione è una delle principali malattie del nostro secolo. Le persone che ne soffrono ricorrono ai mezzi e metodi di cura più disparati, e molto spesso si dimentica che Gesù è il miglior medico”.