Codacons: famiglie dissanguate, no ad ulteriori prelievi

Debito pubblico salito a 2.041,3 miliardi di euro. Per il Codacons il problema del debito non si risolve bastonando le famiglie con le tasse

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Nuovo record storico per il debito pubblico italiano, che ad aprile, secondo il bollettino di Bankitalia, ha raggiunto i 2.041,3 miliardi di euro, con un aumento di 52,6 miliardi rispetto allo scorso dicembre e di 83,3 miliardi rispetto all’aprile 2012.

Per il Codacons questi dati “sono la prova del nove che il problema del debito non si risolve bastonando gli italiani con le tasse. Le famiglie sono ormai dissanguate e ulteriori prelievi, come l’imminente aumento dell’Iva, si tradurrebbero in una morte certa per chi è già in agonia”. Lo dimostrano gli ultimi dati sul gettito Iva, che nei primi 4 mesi del 2013 ha registrato una flessione del 7,8%, pari ad una riduzione di 2.375 milioni di euro. Se proprio il Governo intende fare cassa, deve rivolgersi a chi non ha problemi ad arrivare alla fine del mese.

Il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato, afferma il Codacons, non deve mentire sull’aumento dell’Iva. E’ falso dichiarare che “oggi risulta impossibile” non aumentare l’Iva. Le risorse, infatti, è facilissimo trovarle, basta volerle cercare. E non solo con una seria caccia agli evasori o tassando chi questa crisi l’ha prodotta, come banchieri e speculatori, che finora ci hanno guadagnato.

Il Codacons, ad esempio, ha fatto proposte molto concrete: innalzare al 27% l’aliquota sulle rendite finanziarie, oggi tra le più basse d’Europa, innalzare l’aliquota base dell’Imu per chi ha da 3 case in su, introdurre un contributo di solidarietà del 5 % per chi guadagna più di 90.000 euro e del 10% per chi dichiara più di 150.000 euro.

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ZENIT Staff

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