Dalle discoteche al "RapGesùCristico" (Seconda parte)

Luca Maffi DJ: storia di una conversione

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[La prima parte dell’intervista a Luca Maffi è stata pubblicata ieri, martedì 11 giugno]

RapGesùCristico. Visto il successo di Dimmi dove sei, Luca decide di dar vita a un progetto musicale di nuova evangelizzazione. In quel periodo andava di moda la canzone di Fabri Fibra Tranne te (Rap Futuristico). Una sera, mentre era in macchina con la moglie, a lei viene in mente l’idea di chiamare il progetto con il nome di RapGesùCristico e di associare la frase “tutti ingannano tranne Te”, che ricordava al deejay la vita falsa e schiava dell’immagine che conduceva prima dell’incontro con Gesù.

Luca scrive la canzone Su le mani su, che è la storia della sua conversione, ma la archivia perché sente di dover lavorare prima a un altro brano, intitolato È lo Spirito che scende, come ringraziamento, dice a ZENIT, “di quello che riuscivo a capire era davvero l’azione dello Spirito Santo”.

Dolore atroce. L’ultimo brano esce per la Quaresima 2013. Si chiama Dolore atroce ed è nato con l’idea di parlare del Venerdì Santo. “In realtà, poi – dichiara – sono andato a raccontare i fatti quotidiani dove vedevo la croce di Cristo”. La canzone fa infatti riferimento all’attualità, dal naufragio della Costa Concordia a un altro avvenimento doloroso che irrompe nella sua vita privata a causa dell’usura. Racconta a ZENIT: “Quindici giorni dopo che mi sono sposato, mio padre si è suicidato. Ero in una posizione economica lavorativa solida che si è sgretolata in quindici giorni. Con mia moglie ci siamo guardati negli occhi più di una volta per dire: «Che cosa facciamo?». Ci siamo sposati perché c’erano delle certezze e in realtà di certezze non ne abbiamo neanche una. Abbiamo avuto la solidarietà di una parrocchia. La Provvidenza, che esiste, è vera, mi ha riempito il frigo non so quante volte. Veramente, una sperimentazione di Cristo a 360 gradi”.

Il regalo del perdono. Il regalo più grande che Luca dice di aver ricevuto dalla sua conversione è stato il poter riabbracciare la persona che aveva abusato di lui e dirgli di averla perdonata. Confida a ZENIT: “Nel momento in cui mi ha abbracciato, da quel giorno lì, non mi son più sentito addosso le sue mani. Penso che sia una cosa umanamente difficile, anche da comprendere, perché non so se, senza un percorso di questo tipo, senza un percorso di incontro vivo con Cristo, Luca sarebbe riuscito a fare una cosa del genere”.

Nuovi progetti per seminare. Le canzoni di RapGesùCristico, tranne la prima, non vengono più registrate alla SIAE, quindi possono essere scaricate gratuitamente e legalmente dal sito web, così che la musica “possa arrivare veramente a tutti. Noi di tutto questo progetto – afferma – non guadagniamo un centesimo, tutto ciò che facciamo è a spese nostre”.

Con il tempo, l’ausilio delle tecnologie digitali favorisce lo sviluppo di nuovi progetti di evangelizzazione: The Wall (raccolta di immagini, grafici e video sull’evangelizzazione), Artisti cristiani (incontro di artisti di ogni genere musicale e confessione cristiana sulle pagine Facebook), Gesù ci ama (invio e pubblicazione online di foto sul tema), Testimoni 2.0 (pagina Facebook dove vengono raccolte le testimonianze di fede) e infine una web tv per la promozione di queste iniziative. “Vogliamo seminare la possibilità di incontrare Cristo, poi tutto quello che è la preghiera, il frequentare un oratorio piuttosto che una parrocchia, lo lasciamo come conseguenza dell’incontro vivo con Lui”.

RapGesùCristico, dice Luca, “fa parte delle mie scelte di vita”, ma la scelta principale è la famiglia, “quello è il tutto. Parte tutto da lì e lì ritorna”. Con la moglie e il figlio vive all’interno di un oratorio in provincia di Cremona. Hanno scelto di essere al servizio della parrocchia e questo forte legame con la Chiesa l’ha cercato anche per il suo lavoro musicale. Infatti, nonostante il progetto RapGesùCristico abbia un’autonomia in sé, quest’anno Luca e la collaboratrice Federica hanno voluto metterlo nelle mani dei responsabili locali del Rinnovamento dello Spirito, di cui entrambi fanno parte, “in modo che ci sia anche un’unità con la Chiesa”, una coerenza con il Magistero.

Una Chiesa che sta cambiando. Per l’estate è previsto il lancio di un nuovo brano, frutto della collaborazione con un artista spagnolo che in Spagna porta avanti un progetto di evangelizzazione gemello a quello del dj bresciano. Il titolo dovrebbe essere Una Chiesa che sta cambiando, una Chiesa che ci sta unificando. Il tema riguarda la bellezza della Chiesa, la dimostrazione del fatto che le sue sfaccettature, le differenze, anche linguistiche, non possono fermare il credere in Cristo.

Nemmeno il cammino artistico di Luca si ferma. I suoi primi passi, mossi in una cantina, oggi sono sentieri che calcano territori stranieri e sembrano voler rispondere al tweet di Papa Francesco: “Cari giovani, la Chiesa si aspetta molto da voi e dalla vostra generosità. Non perdete coraggio e puntate in alto”.

Per ulteriori informazioni: http://www.rapgesucristico.com/

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Laura Guadalupi

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