Lettura
Dopo il discorso delle beatitudini (vv. 1-12) i vv. 13-16, che la liturgia non ci ha proposto a causa della celebrazione di san Barnaba, definiscono i discepoli del Regno come sale e luce della terra; e i tre versetti seguenti (vv. 17-19) costituiscono come una breve introduzione a una serie di contrapposizioni che Gesù farà tra l’Antica e la Nuova Legge. Gesù afferma chiaramente di non porsi contro la Legge ma di osservarla nella sua essenza. Il criterio che lo guida è quello del compimento e della pienezza. La legge antica rimane; ma egli la conduce al suo culmine. È lui il compimento definitivo. “Quando venne la pienezza del tempo… tutto è compiuto!” (cfr. Gal 4,4 e Gv 19,30).
Meditazione
Gesù inizia a fare un confronto serrato tra l’Antica e la Nuova Legge: «Vi è stato detto… ma io vi dico…». È necessario tuttavia che Gesù prima spieghi, in modo generale, la sua posizione circa la Legge antica. Egli non vuole abolirla, ma portarla al suo pieno e vero compimento. Come figlio del popolo ebraico tiene in grande considerazione la Legge di Mosè. Tuttavia, ritiene di farle un prezioso servizio portandola al suo compimento. Quello che Gesù dice della Legge Antica vale anche per la Nuova. Essa va obbedita e non trasgredita. Dove obbedienza significa anzitutto ascolto: ob-audire. Possiamo interrogarci se noi obbediamo, cioè ascoltiamo la Nuova Legge che è Cristo. Non solo: è necessario che il discepolo del Regno insegni agli altri ad obbedire alla Legge. Qui c’è tutto il compito e la missione educativa del credente, il quale deve sentire sulla sua pelle la missione di comunicare, annunciare, far conoscere e amare la Nuova Legge che è Cristo. Ritornano alla mente questi versetti del libro del Deuteronomio: «Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai… Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: Che significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore nostro Dio vi ha date? Tu risponderai a tuo figlio: Eravamo schiavi del faraone in Egitto… La giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore nostro Dio, come ci ha ordinato» (Dt 6,6-7; 20-21.25). Il compito educativo del discepolo di insegnare Cristo agli altri riposa prima di tutto sulla sua personale testimonianza di obbedienza e di amore a Lui.
Preghiera
O Signore, sorreggi tutti gli educatori, i genitori, i catechisti a insegnare il tuo Vangelo soprattutto con la loro personale testimonianza.
Agire
«Adesso che ti costa obbedire, ricordati del tuo Signore che si è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce» (san Josemaría Escrivá de Balaguer).
Meditazione del giorno a cura di monsignor Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti:
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