Andare indietro per paura o avanti in un "progressismo adolescente"?

Nella Messa a Santa Marta, il Santo Padre indica la strada da perseguire: “quella dello Spirito Santo”. Una strada che ci spaventa, ma che ci porta alla piena libertà

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Tornare indietro per paura e per sentirsi più sicuri. Oppure andare avanti in un atteggiamento di “progressismo adolescente”. Sono due tentazioni che mettono spesso il cristiano in una situazione di equilibrio precario nella vita. E che finiscono col farlo scivolare e andare fuori strada. Allora cosa fare? Come muoversi? In quale direzione andare?

La risposta a questi interrogativi l’ha data Papa Francesco nella Messa di questa mattina a Santa Marta, concelebrata dal cardinale João Braz de Aviz, alla presenza di un gruppo di sacerdoti, religiosi e laici della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e del cardinale Bernard Agré.

La strada da perseguire “è quella della libertà nello Spirito Santo” ha affermato il Santo Padre, una strada “che ci fa liberi, nel discernimento continuo sulla volontà di Dio per andare avanti, senza andare indietro e senza cadere fuori strada”.

Per arrivare a questa conclusione Papa Francesco, è partito dalla riflessione sul Vangelo di oggi, in particolare sul primo monito che Cristo rivolge ai discepoli: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge”. Il brano evangelico di oggi segue quello delle Beatitudini e indica una “nuova legge”, ha osservato il Pontefice. Una legge che è “frutto dell’Alleanza”, ed è quindi “sacra” perché “portava il popolo a Dio”.

Tale legge trova il suo compimento in Gesù Cristo, il quale è “espressione della sua maturità”. “Èla legge dello Spirito” ha indicato il Papa, una legge “che ci fa liberi”. Questa libertà però ci spaventa: “In questa strada verso la maturità della legge, che viene proprio con la predicazione di Gesù – ha detto Bergoglio – c’è sempre timore della libertà che ci dà lo Spirito. Questa libertà ci dà un po’ di paura, perché abbiamo paura di confondere la libertà dello Spirito con un’altra libertà umana”.

Andare avanti su questa strada è dunque “un po’ rischioso”, ha aggiunto, ma “è l’unica strada per uscire dai tempi nei quali non siamo maturi”. Infatti, la legge dello Spirito “ci porta su una strada di discernimento continuo per fare la volontà di Dio”. E se ciò fa paura, ha insistito il Papa, è perché risveglia in noi due tentazioni.

La prima è quella di “andare indietro”, ovvero dire: “Si può fino a qui, non si può di qua”, restando alla fine fermi ad un punto. “È un po’ la tentazione della paura della libertà, per cui è meglio andare sul sicuro” ha sottolineato il Santo Padre.Si dimentica, però, che la vera e piena sicurezza “è nello Spirito Santo che ti porta avanti, che ti dà questa fiducia, come dice Paolo”. Tale fiducia “è più esigente”; essa “non ci dà quella sicurezza umana. Non possiamo controllare lo Spirito Santo: quello è il problema!”.

C’è poi un’altra tentazione, secondo Papa Francesco, che, al contrario della precedente, ci porta sì avanti, ma ci fa “uscire dalla strada”. È la tentazione del “progressismo adolescente”, vedere cioè una cultura e “non essere tanto staccati” da essa. “Prendiamo di qua, prendiamo di là i valori di questa cultura… Vogliono fare questa legge? Avanti con questa legge. Vogliono andare avanti con quello? Allarghiamo un po’ la strada” ha osservato il Pontefice.

Questo però “non è un vero progressismo”, ma un atteggiamento degli adolescenti “che vogliono avere tutto con l’entusiasmo”. E alla fine “si scivola”, ha detto Bergoglio, “come quando la strada è col gelo e la macchina scivola e va fuori strada”.

“Noi – ha concluso il Papa – in questo momento della storia della Chiesa, non possiamo né andare indietro né andare fuori strada!”. Pertanto “chiediamo al Signore la grazia che ci dia lo Spirito Santo per andare avanti” verso quella strada di libertà che lo Spirito Santo ci ponte dinnanzi.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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