Scomparso il cardinale Stanislaw Nagy, il "pioniere" dell'ecumenismo in Polonia

Amico e collaboratore di Giovanni Paolo II, il Papa lo ricorda come “un caro fratello che ha servito generosamente il Vangelo e la Chiesa, specialmente nel mondo accademico”

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È deceduto questa mattina, all’età di 91 anni, a Cracovia, il cardinale Stanisław Nagy, dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Dehoniani), Diacono di Santa Maria della Scala.

“Un caro fratello che ha servito generosamente il Vangelo e la Chiesa, specialmente nel mondo accademico, quale apprezzato studioso ed esperto docente di discipline teologiche”.

Così Papa Francesco ha ricordato il porporato nel telegramma di cordoglio inviato all’Arcivescovo di Cracovia, Em.mo Card. Stanisław Dziwisz. Rivolgendosi anche ai familiari del cardinale Nagy e alla Congregazione dei Padri Dehoniani, il Pontefice ha, inoltre, ricordato con gratitudine la “feconda collaborazione, cordiale amicizia e reciproca stima” del porporato con il Beato Giovanni Paolo II, come pure “la sua intensa attività ecumenica”. Ha quindi elevato “fervide preghiere al Signore affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, accolga questo suo fedele servitore e insigne uomo di Chiesa nel gaudio e nella pace eterna”.

Il cardinale polacco era nato il 30 settembre 1921 a Bieruń Stary, arcidiocesi di Katowice (Polonia), da una famiglia di operai. Nel 1937 entra nella Congregazione Dehoniana, per poi ricevere l’ordinazione sacerdotale l’8 luglio 1945, a Cracovia. Presso l’Università Cattolica di Lublino consegue il dottorato nel 1952 e l’abilitazione nel 1968. Svolge poi importanti incarichi all’interno della propria Congregazione religiosa e nel mondo accademico come docente e studioso.

Dal 1947 al 1950 è stato rettore del Seminario minore dei Padri Dehoniani a Cracovia-Płaszów, dal 1952 al 1958 del Seminario maggiore della medesima congregazione a Tarnów; dal 1957 al 1962, direttore dello Studio Teologico dei Dehoniani. Nel 1958 diventa docente presso l’Università Cattolica di Lublino e nel 1972 viene nominato professore ordinario.

Come ricordava Papa Francesco, il cardinale Nagy ha svolto un’intensa attività ecumenica, tanto da essere considerato uno dei “pionieri” dell’ecumenismo in Polonia. Oltre ad essere stato il primo direttore della Sezione di Teologia Comparata ed Ecumenica e ad aver partecipato al movimento ecumenico, dal 1973 al 1974 è membro della Commissione Mista Cattolico-Luterana, convocata dal Segretariato per l’Unità dei Cristiani della Santa Sede e dalla Federazione Luterana Mondiale. Diviene poi membro della Commissione Teologica Internazionale e direttore della sezione «Teologia ecumenica» presso la redazione dell’Enciclopedia Cattolica dell’Università di Lublino. 

Durante la sua lunga attività accademica si occupa particolarmente della questione della credibilità della Chiesa e delle sue trasformazioni nell’epoca post Concilio Vaticano II, approfondendo la questione dell’apertura della Chiesa ad altre confessioni cristiane. 

Amico di Giovanni Paolo II sin dall’età del sacerdozio, ne diviene da subito suo collaboratore. Sono numerose le pubblicazioni del porporato sull’attività e gli insegnamenti del Beato Wojtyla. E fu lo stesso Giovanni Paolo II a crearlo cardinale nel Concistoro del 21 ottobre 2003, con la diaconia di Santa Maria della Scala.

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ZENIT Staff

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