In un Paese colpito dalla crisi economica e dalla spending review, la decisione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano di celebrare la festa della Repubblica in maniera più contenuta e con un occhio al portafoglio è indicativa del momento storico che sta attraversando l’Italia.
Il clima di austerity si è fatto sentire anche nelle feste provinciali con la riduzione o soppressione delle spese per i ricevimenti ed è lodevole il gesto compiuto dal Prefetto di Catania, Francesca Cannizzo, la quale ha destinato alla Caritas diocesana parte delle somme risparmiate.
La coincidenza della data del 2 giugno con la solennità del Corpus Domini ha unificato le due feste e l’arcivescovo metropolita di Catania, Mons. Salvatore Gristina, al termine della solenne processione eucaristica tra la vie barocche della Città, con sullo sfondo l’Etna imbiancata e fumante ha ricordato la giornata festiva e ha dato pubblica comunicazione del gesto di generosità compiuto dal Prefetto di Catania, ringraziando a nome di quanti beneficiano dei servizi di assistenza della Caritas diocesana.
L’accorato appello agli amministratori locali (il 9 e il 10 giugno a Catania si vota per il rinnovo del Consiglio Comunale) per una politica che ricerchi il bene comune e aiuti i giovani a trovare lavoro è diventata preghiera corale davanti a Gesù Eucarestia.
L’Arcivescovo ha portato in processione un prezioso ostensorio in corallo e nel darne informazione ai fedeli ha sottolineato come i beni della Chiesa sono stati realizzati dai nostri Padri per rendere onore al Signore e quindi è bene utilizzarli per il decoro della liturgia.