Dopo il successo delle prime due edizioni, è imminente il ritorno dei Teatri del Sacro. La kermesse avrà luogo a Lucca dal 10 al 16 giugno, con 22 nuovi spettacoli a ingresso libero, in vari teatri, piazze e chiese della città versiliana.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi stamattina presso la Sala Marconi della Radio Vaticana, monsignor Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI, ha sottolineato che il teatro – ed in particolare il teatro a sfondo sacro - offre veri e propri“volani di umanizzazione” e, anche per questo, la kermesse lucchese è vista con particolare attenzione e favore dalla Chiesa italiana.
Soffermandosi in particolare su un tema ricorrente durante la prossima edizione dei Teatri del Sacro, la messa in scena della passione, secondo monsignor Pompili, “sancisce quella 'rivoluzione affettiva' che passa dalla com-passione anziché dalla comprensione di una verità astratta, e che dispone diversamente l'uno verso l'altro”. Pertanto la messa in scena della passione non potrà mai essere“una rappresentazione puramente esteriore o commemorativa”.
Di seguito Fabrizio Fiaschini, direttore artistico dei Teatri del Sacro e presidente di Federgat (uno degli sponsor della manifestazione) ha affermato che la kermesse non è mai stata “un semplice festival” ma un “corpo a corpo sulle grandi domanda della fede”.
Le compagnie teatrali che hanno presentato i propri soggetti per la selezione sono state 250, ha ricordato Fiaschini. Gli spettacoli ammessi alla manifestazione sono stati 22.
Denominatore comune di tutte le performance sarà lo “spazio di incontro tra credenti e non” e il tema del sacro sarà inquadrato sotto tutte le angolature. Il desiderio di spiritualità espresso dagli autori teatrali “prende le forme desiderate di una forza incarnata”.
Tra gli spettacoli in rassegna, Fiaschini ha citato Il Figliol Prodigo e La radio e il filo spinato, quest’ultimo sulla vicenda di San Massimiliano Kolbe, Dio e la manutenzione dell’asina, monologo di un pellegrino sulla via Francigena, accompagnato dalla sua bestia da soma, Stava la madre, liberamente ispirato allo Stabat mater, il “ludodramma” Colpo… di grazia! e Paranza, il miracolo, che tocca tematiche come la disoccupazione e la crisi economica.
Da segnalare, durante il festival, la presenza della nota attrice Maddalena Crippa che, assieme al fratello Giovanni, porterà in scena un omaggio a Giovanni Testori, a vent’anni dalla morte.
Il tema della mistica sarà affrontato in due spettacoli dedicati a Santa Teresa di Lisieux (La statua in frantumi) e Santa Ildegarda von Bingen (La luce dei secoli bui), mentre Storie del buon Dio sarà un tributo a Rainer Maria Rilke.
Da parte sua, Francesco Giraldo, segretario generale dell’ACEC (altro ente patrocinante), ha ricordato che molte delle performance in scena a Lucca, saranno circuitate e replicate in varie sedi su tutto il territorio nazionale, per un totale di 252 repliche.
I Teatri del Sacro, ha aggiunto Giraldo, sono un “grande laboratorio dove fede e cultura si incontrano” nel segno di un grande “rinnovamento” delle modalità di trasmissione del sacro, che coinvolge sia la Chiesa che l’umanità tutta.
Vittorio Sozzi, responsabile del Servizio Nazionale del Progetto Culturale della Chiesa italiana, ha definito i Teatri del Sacro una “scommessa riuscita” sia per la “quantità” ma soprattutto per la “qualità” dei progetti presentati in questi anni.
Nelle comunità cristiane, il teatro “non è mai stato estraneo” ed è un’esperienza che si alimenta attraverso centinaia di percorsi a livello locale e parrocchiale, ha osservato Sozzi.
Nel panorama culturale del nostro paese, ha aggiunto, negli ultimi anni “piuttosto impoverito”, il mondo cattolico sta facendo la sua parte, “senza grande enfasi” ma in modo piuttosto credibile.
“Mi accingo per la terza volta a partecipare ai Teatri del Sacro, pur non provenendo da un’esperienza di fede”, ha dichiarato Giorgio Testa, fondatore della Casa dello Spettatore, mentre Patrizia Favati, assessore alla Cultura del Comune di Lucca, ha annunciato che la terza edizione dei Teatri del Sacro abbraccerà un tema “assolutamente contemporaneo” che risponde a un “bisogno molto sentito”.
La kermesse lucchese, quindi, offrirà allo spettatore “momenti di riflessione, incontri con gli artisti, laboratori per i giovani aspiranti attori”, ha infine ricordato l’assessore.
Per info: www.iteatridelsacro.it