“Contrastare la violenza alle donne è dovere di ogni Stato democratico e ci auguriamo che la ratifica della Convenzione di Istanbul, avvenuta ieri alla Camera, sia il primo atto di un impegno concreto in questo senso”, commenta Paola Ricci Sindoni, Presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita. 

“Non siamo in presenza di un ‘fenomeno’ passeggero di devianza, ma di un virus trasversale, diffuso in tutto il Paese, cui nessuna categoria sembra immune: giovani e adulti, professionisti e disoccupati, immigrati e italiani. La cronaca ci restituisce storie terribili di abusi e prevaricazioni, che ci parlano di un modello culturale di spersonalizzazione in cui la donna è ridotta a un mero oggetto di proprietà. Pare comunque che l'enfasi eccessiva da parte dei mass media su questi eventi delittuosi, scateni tristemente una condotta mimetica. Sembra che si siano smarriti gli strumenti per una relazione uomo-donna all’insegna del reciproco rispetto e a tutela della differenza di ciascuno".

Al riguardo, conclude la Presidente, "è necessario intervenire per modificare questa diffusa subcultura della micro violenza quotidiana, che troppo spesso ormai si traduce in gesti di intolleranza omicida. Per neutralizzare tale emergenza sociale occorre mettere efficacemente in pratica alcune necessarie misure di prevenzione, per una cultura della relazione a partire dall’educazione dentro la famiglia sino alla scuola. La politica faccia la sua parte, applicando efficacemente tutti i mezzi messi a disposizione dalle leggi”.